7 Maggio 2025
TERRITORIO: TURISMO DEL CIBO E WINE HOSPITALITY AL CENTRO DELLA VACANZA MADE IN ALESSANDRIA

Nei primi quattro mesi del 2025 il valore del turismo enogastronomico è salito a 9 miliardi di euro, con il cibo che rappresenta la prima voce di spesa delle vacanze in Italia, oltre alla motivazione principale per la scelta del Belpaese come luogo di villeggiatura.

I risultati di inizio anno e soprattutto dei ponti di Primavera, dalla Pasqua fino al 1° maggio, elaborati da Coldiretti/Terranostra Campagna Amica in occasione di Tuttofood, confermano quanto il patrimonio enogastronomico sia centrale nell’esperienza della vacanza Made in Italy.

E di offerta ricettiva si è parlato questa mattina in Camera di Commercio in occasione della presentazione dei dati divulgati dall’ “Osservatorio Turistico della provincia di Alessandria” e Alexala, alla presenza dell’Assessore regionale al Turismo, Marina Chiarelli.

Il territorio provinciale rappresenta il 6,3% dell’offerta ricettiva regionale con una crescita rispetto al 2023 del 25,6% dove gli agriturismi rappresentano il 14,4% e i bed & breakfast il 7,5%. Nelle recensioni on line il food e beverages risultano essere l’argomento più discusso (30,3%): sul podio il vino (69,7%) con un valore del sentiment pari al 97,9/100.

Cresce anche la domanda dei Mercati Esteri in visita sul territorio della provincia alessandrina con al primo posto il Benelux (+3,2%), seguito da Germania (+3,1%), Francia (+4,9%) e, al settimo posto, Stati Uniti d’America (+10,8% presenze rispetto al 2023).

“Il cibo e la cucina sono più che mai il filo conduttore che lega e fa dialogare città e campagna, produttori e consumatori, uniti da un linguaggio universale: l’agricoltura di qualità – ha affermato Stefania Grandinetti, presidente di Terranostra Alessandria -. Ogni piatto racconta tradizioni, storie, identità. La filiera corta, i prodotti a km 0, stagionali, le espressioni della biodiversità, le denominazioni d’origine, l’accoglienza nelle aziende agricole, rappresentano territori e persone, che valorizzano la nostra agricoltura e connotano di autenticità il nostro turismo”.

Contribuisce in modo determinate alla crescita dell’offerta ricettiva, anche a livello provinciale, il fenomeno sempre più attrattivo dell’enoturismo.

Per questo è fondamentale puntare alla professionalizzazione delle competenze all’interno delle aziende formando personale con conoscenze specifiche sulla wine hospitality organizzando iniziative specifiche  (il 33% delle cantine organizza pic-nic in vigna, il 30% passeggiate in vigna), ma anche a livello ambientale (il 43% delle aziende è BIO, il 38% rispetta gli standard di agricoltura sostenibile); da notare come queste percentuali siano nettamente superiori a quelle sull’intera Superficie Agricola Italiana (SAU) dove il biologico si attesta al 19,8%.

L’offerta delle cantine si caratterizza per una notevole varietà di esperienze, il 65% delle aziende si concentra su un numero limitato di proposte esperienziali (fino a quattro), mentre il restante 35% diversifica maggiormente, offrendo da cinque a diciotto attività differenti, da quelle più tradizionali a iniziative più esclusive. L’87% delle cantine offre prodotti tipici del territorio durante la degustazione e il 20% organizza corsi di cucina.

“Il boom dell’enoturismo conferma il ruolo trainante del Made in Alessandria nel piatto e nel bicchiere per l’intero settore turistico, dove non dobbiamo dimenticare che proprio il cibo e il vino rappresentano la prima voce di spesa – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Un successo dietro al quale ci sono i primati green della nostra agricoltura, con i suoi record in fatto di qualità e di sostenibilità che hanno garantito la leadership del vero cibo Made in Italy in tutta Europa”.

“E proprio dalla valorizzazione delle tradizioni culinarie locali derivano molte delle opportunità di crescita del comparto turistico. Opportunità, peraltro, favorita della più grande rete europea, quella di Campagna Amica, che in Piemonte conta circa 800 aziende agricole che fanno vendita diretta, 300 agriturismi, 250 fattorie didattiche, un centinaio di mercati, 3 mercati coperti, 30 cuochi contadini e 25 maestri dell’ospitalità contadina, oltre 40 sigilli e 600 pratiche di agricoltura sociale”, ha concluso il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.

 

 

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