20 Novembre 2025
ECONOMIA: NONOSTANTE QUEST’EUROPA E LA TROPPA BUROCRAZIA CRESCONO GLI UNDER 30 IN AGRICOLTURA

Sempre più giovani scelgono l’agricoltura. Nel secondo trimestre del 2025, in netta controtendenza rispetto al calo generale dei giovani occupati negli altri settori, il settore primario registra un aumento del 18% di under 30 occupati in agricoltura.

Innovazione, tradizione e passione alla base di questa scelta che conferma, nonostante le numerose difficoltà, i giovani agricoltori come i più resistenti all’interno del complesso scenario dell’imprenditoria giovanile e ciò rappresenta una base di partenza fondamentale per affrontare e vincere la sfida del ricambio generazionale.

Certo, non si può parlare di innovazione e futuro se i giovani continuano a scontrarsi con barriere, quali accesso al credito e alla formazione, e con misure di sostegno che non sono ancora una priorità di bilancio.

Tanti i temi affrontati durante l’Assemblea di Coldiretti Giovani Impresa Alessandria con il delegato provinciale, Mario Castelli, e una numerosa partecipazione di giovani imprenditori da tutti i territori della provincia alessandrina coordinati dal Segretario Provinciale Marco Pugliese.

L’incontro, che ha visto la presenza della Delegata Giovani Impresa Coldiretti Piemonte Claudia Roggero e della Segretaria regionale Lunetta Lo Cacciato, si è svolto alla “Cantina Produttori del Gavi” ed è stata l’occasione per visitare quella è la principale realtà vitivinicola del Gavi, capace di selezionare e vinificare le uve provenienti da 220 ettari su tutti i comuni della denominazione. Una cantina contemporanea, tecnologicamente all’avanguardia, che aggrega il frutto del lavoro di 80 soci viticoltori ed è la porta d’accesso privilegiata alla conoscenza di un territorio dal grande fascino enologico, storico e paesaggistico.

Un successo confermato da numeri in crescita: 220 ettari coltivati negli 11 Comuni della denominazione e 65 ettari coltivati all’interno della sottozona «Gavi del Comune di Gavi»; 14% della superficie vitata a Gavi Docg; 290 tonnellate le uve appena vendemmiate che possono essere lavorate in giornata; 16.800 ettolitri capacità produttiva annuale per 300.000 bottiglie prodotte; 7.000 metri quadrati di superficie produttiva della cantina.

Come ha sottolineato Orietta Alice, Presidente Coldiretti della Zona di Novi Ligure e amministratore della Cantina Produttori del Gavi che, assieme al Presidente della Cantina, Alessandro Cazzulo, ha accompagnato i ragazzi in un vero e proprio tour per far conoscere e apprezzare il territorio di Gavi e l’immagine che rappresenta in Italia e nel mondo, un biglietto da visita fondamentale per il turismo della provincia di Alessandria e per far conoscere tutto ciò che a questo territorio è strettamente collegato e le varie tipologie di Gavi e di “Gavi di Gavi Docg”, spiegando “come si porta in bottiglia la ricchezza originale di suoli, microclima e posizioni diverse”.

“Abbiamo visto una grande partecipazione attiva dei nostri giovani imprenditori – ha affermato il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Testimonianza di come l’agricoltura sia oggi capace di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, peraltro destinate ad aumentare nel tempo. I segnali positivi e la tenacia mostrata dai giovani agricoltori devono spingere l’Europa ad allentare ulteriormente la morsa di una burocrazia che frena gli insediamenti agricoli. I giovani agricoltori stanno dimostrando come l’innovazione e la passione possano fare la differenza in un settore spesso considerato tradizionale. Servono risorse, però, per accompagnare l'evoluzione tecnologica all'interno delle imprese e di cui i giovani rappresentano la punta più avanzata. Sono sempre più impegnati in coltivazioni innovative e applicano tecniche avanzate come l’agricoltura di precisione. Dobbiamo sostenere queste nuove generazioni, offrendo loro prospettive di reddito e condizioni eque nelle filiere”. “Ci impegniamo per trasformare le difficoltà in opportunità, siamo la forza giovane del settore agricolo, che non delocalizza ma investe nella nostra terra, che crede nelle tradizioni e, al contempo, cerca modi innovativi per rendere l’agricoltura sempre più sostenibile, rimarcando il valore distintivo dei territori, proiettandosi alla conquista dei mercati con le proprie eccellenze – ha aggiunto il delegato provinciale Mario Castelli -. Quest’Europa non ci aiuta e non ci rappresenta per questo siamo in prima linea per ottenere il principio di reciprocità, affinchè venga ulteriormente riconosciuto l’importante ruolo che svolgono le aziende agricole consolidando e sostenendo i nostri progetti e abbattendo gli ostacoli burocratici”.

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