12 Dicembre 2020
COVID, CON LA SPESA SOSPESA UN SEGNO TANGIBILE PER COMBATTERE LE NUOVE POVERTÀ

Con l’avvicinarsi delle festività, Campagna Amica rilancia la Spesa Sospesa per dare un contributo alimentare alle famiglie in difficoltà, una vera e propria mobilitazione per aiutare a combattere le nuove povertà e offrire ai più bisognosi un Natale sereno.

L’iniziativa è partita oggi al Mercato Coperto di Campagna Amica in via Guasco ad Alessandria e continuerà sino al 9 gennaio 2021.

In molti questa mattina hanno donato cibo e bevande alle famiglie più bisognose, mutuando l’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo. In questo caso si tratta, però, di frutta, verdura, farina, formaggi, salumi o altri generi alimentari del territorio, di qualità, freschi e genuini.

A fianco dei produttori ci sono i giovani di Coldiretti e l’associazione agrituristica Terranostra, a testimoniare la solidarietà di agricoltori e cittadini attraverso collaborazioni con enti e realtà del volontariato sociale per aiutare chi si trova in difficoltà e offrire prodotti locali, a filiera corta, ai meno fortunati.

“Con la Spesa Sospesa abbiamo voluto dare un segno tangibile della solidarietà degli agricoltori verso le fasce più deboli della popolazione colpite maggiormente dalle difficoltà economiche”, ha spiegato il Presidente di Coldiretti Alessandria Mauro Bianco, nel sottolineare che “il nostro obiettivo è far sì che questa esperienza non resti limitata a questa occasione ma diventi un fenomeno strutturale”.

Le iniziative solidali sono tanto più importanti considerato che l’avanzare dell’emergenza coronavirus negli ultimi tre mesi ha fatto salire di oltre un milione i nuovi poveri che hanno bisogno di aiuto anche per mangiare per effetto della crisi economica e sociale provocata dalla pandemia e dalla conseguente perdita di opportunità di lavoro. Una catastrofe sociale senza precedenti dal dopoguerra contro la quale è importante garantire interventi anche sul piano alimentare a chi si trova in difficoltà.

“I giovani di Coldiretti hanno voluto dare un segnale forte in questa emergenza - ha aggiunto Fabio Bruno, Delegato Provinciale Giovani Impresa –. Si tratta della più grande offerta gratuita di cibo mai realizzata dagli agricoltori italiani per aiutare a superare l’emergenza economica e sociale provocata dalla diffusione del coronavirus e dalle necessarie misure di contenimento. Natale vuole dire anche solidarietà e questo è un piccolo contributo per essere vicini a chi combatte ogni giorno con le tante difficoltà di questo periodo”.

Ma a spingere la Spesa Sospesa sono anche gli oltre quattro italiani su dieci (41%) che quest'anno in occasione del Natale fanno donazioni o sono coinvolti in qualche opera di beneficenza, secondo l’ultima indagine Coldiretti-Ixe’. Anche sulla solidarietà ha però inciso la crisi economica legata al Covid se si considera che ben il 34% di cittadini ha dovuto rinunciare nel 2020 a partecipare a iniziative benefiche dopo averlo fatto negli anni scorsi.

“Fra i nuovi poveri nel Natale al tempo del Covid – sottolinea il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo  – ci sono anche coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid. Persone e famiglie che mai prima d’ora avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche”.

Non a caso, secondo l’ultima indagine di Eurobarometro nel quadro della pandemia di coronavirus quasi un italiano su quattro (39%) afferma che la propria condizione finanziaria è negativa contro il 28% della media europea, mentre il 37% definisce cattiva la sua situazione lavorativa (rispetto al 24% della Ue).

“C’è una larga parte della popolazione che in questo momento vive grandi sofferenze a causa della crisi economica e sociale provocata dall’emergenza e dalla conseguente perdita di opportunità di lavoro” hanno concluso il presidente Bianco e il direttore Rampazzo, nel sottolineare che “è necessario subito accelerare gli acquisti di cibi e bevande Made in Italy di qualità previsti dalle misure per l’emergenza Covid fortemente sostenute dalla Coldiretti per soddisfare le richieste di aiuto dei nuovi poveri”.

 

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