Almeno una mozzarella su quattro tra quelle in commercio non è stata realizzata a partire direttamente dal latte, ma da cagliate straniere, anche se non è obbligatorio indicarlo in etichetta.
Per questo l’ottima attività dei carabinieri dei Nas deve essere accompagnata da misure strutturali a partire dall’obbligo di rintracciabilità e di rendere pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero, anche per combattere inganni e sofisticazioni.
Per contrastare episodi che non solo ingannano i consumatori e favoriscono le frodi ma provocano anche una distorsione del mercato, deprimono i prezzi pagati ai allevatori italiani e causano la chiusura degli allevamenti.
“Siamo di fronte ad una vera e propria escalation di truffe e inganni. – ha commentato il presidente provinciale Coldiretti Alessandria Roberto Paravidino - Per salvare il Made in Italy non c’è più tempo da perdere e occorre rendere subito obbligatoria l’indicazione di origine per tutti gli alimenti i per garantire la trasparenza dell’informazione e la salute dei consumatori”.
Sono questi i comportamenti che ingannano i consumatori e favoriscono le frodi ma provocano anche una distorsione del mercato, deprimono i prezzi pagati ai allevatori italiani e causano la chiusura degli allevamenti.
“Con la crisi praticamente quadruplicano le frodi a tavola con un incremento record del 277 per cento del valore di cibi e bevande sequestrate perché adulterate, contraffate o falsificate, per garantire la sicurezza alimentare. – ha aggiunto il direttore provinciale Coldiretti Alessandria Simone Moroni - Le frodi a tavola, infatti, si moltiplicano nel tempo della crisi soprattutto con la diffusione dei cibi low cost e sono crimini particolarmente odiosi perché si fondano sull'inganno nei confronti di quanti, per la ridotta capacità di spesa, sono costretti a risparmiare sugli acquisti di alimenti”.
Dietro i prodotti low cost spesso si nascondono ricette modificate, dove l’uso di ingredienti è di minore qualità o metodi di produzione alternativi, è determinante pertanto verificare sempre gli ingredienti e la provenienza in etichetta, preferire l’acquisto di prodotti freschi o comunque poco elaborati e che non devono aver subito lunghi trasporti, diffidare dei prodotti che costano troppo poco come certi extravergini che non coprono neanche il costo della raccolta, sono alcuni dei consigli da seguire.
Al di sotto di certi costi, infatti, trovare prodotti apparentemente analoghi, con prezzi esageratamente inferiori, può purtroppo significare il ricorso a tecniche di produzione non attente né alla sostenibilità, né alla salute ed alla sicurezza, quanto addirittura proprio alla frode alimentare. La più corretta e completa possibile indicazione dell’origine di tutti i prodotti agroalimentari è una delle poche opportunità per dare ai consumatori uno strumento di scelta.
22 Gennaio 2015
Rintracciabilità fondamentale per tutelare i consumatori e l’agroalimentare italiano