Il superamento dell’obbligo del tampone per i viaggiatori provenienti dai Paesi dell’Unione Europea con il green pass riguarda oltre 61,5 milioni di visitatori che hanno attraversato il confine per venire in Italia nell’anno prima della pandemia.
E’ quanto afferma Coldiretti Alessandria in riferimento alla nuova ordinanza firmata dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, in vigore da domani, 1° febbraio, che rappresenta una boccata di ossigeno per il turismo che ha registrato un crack di oltre 10 miliardi di euro nel 2021 rispetto a prima della pandemia, con la mancanza di viaggiatori stranieri che è stato uno degli elementi di maggiore criticità.
Una misura importante, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Bankitalia, dopo che lo scorso anno si è verificato un crollo del 55% degli arrivi dall’Unione Europea rispetto a prima della pandemia.
“A pesare sui flussi turistici sono stati proprio i turisti stranieri bloccati alle frontiere dall’avanzare dei contagi e dalla misure di restrizione adottate ma a calare sono state anche le presenze nazionali anche nelle festività di fine anno mentre risultati più positivi si sono registrati nel periodo estivo – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. I vacanzieri dall’estero sono strategici per l’ospitalità turistica anche perché, tradizionalmente, hanno un’elevata capacità di spesa per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir”.
Si stima peraltro che 1/3 della spesa turistica sia destinata proprio all’alimentazione per consumi in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi e acquisto di vino e specialità alimentari da riportare a casa, secondo le stime della Coldiretti.
Gli arrivi dall’estero sono determinanti anche per gli agriturismi dove gli stranieri rappresentavano oltre il 40% delle presenze totali prima della pandemia.
A livello nazionale, per le aziende agrituristiche lo scorso anno è stato ancora molto difficile dopo un 2020 drammatico con appena 2,2 milioni di arrivi (-41,3% rispetto al 2019), il numero più basso dal 2010.
La composizione degli ospiti rispetto alla nazionalità ha visto la prevalenza degli italiani con 1,5 milioni, in calo di circa mezzo milione rispetto all’anno precedente, mentre gli stranieri sono stati poco più di 669mila, in calo di oltre 1,1 milioni rispetto al 2019. Il risultato è stato il dimezzamento del fatturato (-49%) che è sceso a 802 milioni di euro.
“A causa della variante Omicron siamo arrivati anche a perdite che vanno dal 30 al 40% se pensiamo ai periodi delle feste durante i quali quest’anno abbiamo avuto varie disdette proprio a causa dell’aumento dei contagi e della diffusione della quarantena per adulti e bambini – spiega Stefania Grandinetti presidente regionale e provinciale Terranostra -. L’agriturismo svolge un ruolo centrale per la vacanza di prossimità perché contribuisce in modo determinante alla crescita e valorizzazione del territorio. La spinta verso un turismo “sicuro” ha portato le strutture agrituristiche ad incrementare l’offerta di attività che vanno ad aggiungersi ai servizi innovativi per diverse tipologie di persone: dagli sportivi ai nostalgici, dai curiosi agli ambientalisti fino a chi apprezza la cucina della tradizione. Inoltre, le strutture agrituristiche svolgono anche un importante ruolo di presidio ambientale del territorio e della biodiversità”.
L’agricoltura è storicamente il settore a maggiore resilienza, ma servono interventi concreti che consentano alle imprese di ripartire e di superare la crisi.
“I contributi previsti a favore delle imprese turistico-ricettive non sono sufficienti a garantire la sostenibilità economica ed occupazionale delle strutture per le quali è necessario ora prevedere nuove misure di sostegno – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. L’impegno di questi ultimi anni viene riassunto attraverso termini come enoturismo e turismo sostenibile di cui le aziende di Terranostra e del circuito di Campagna Amica ne sono testimoni preziosi. Un patrimonio conservato nel tempo grazie alle imprese agricole che assicurano un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle culture storiche, la tutela del territorio per contenere il dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni alimentari”.