Frittelle di San Giuseppe per festeggiare tutti i papà ma anche per incentivare la Spesa Sospesa in favore del popolo ucraino e dei profughi, per rendere meno dolorosa la lontananza dalla propria Patria: l’iniziativa è proseguita questa mattina al Mercato Coperto di Campagna Amica in via Guasco ad Alessandria dove il cuoco contadino Stefania Grandinetti ha proposto uno show cooking dedicato ai famosi “farciò”, con una ricetta rivisitata.
L’occasione della festa del papà è stata un motivo in più per promuovere la raccolta di cibo Made in Italy per sostenere la popolazione sotto l’assedio dell’esercito russo con prodotti di eccellenza come tra pasta, farina, riso e gallette di cereali. Dalla popolazione ucraina vengono, infatti, richiesti soprattutto cibi a lunga conservazione, meglio se di facile consumo anche perché in alcune zone manca l’energia elettrica e ci sono problemi di problemi per cucinare e conservare i prodotti.
“Sono circa 1,5 milioni i bambini ucraini che sono stati costretti a lasciare il proprio Paese e non potranno festeggiare la festa con il papà impegnato in guerra – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Accanto al dolore del distacco a preoccupare è, infatti, la grave crisi alimentare ed economica che sta colpendo l’Ucraina dove l'interruzione dei mercati e delle catene di approvvigionamento alimentare avrà probabilmente un impatto significativo sulla sicurezza alimentare secondo l’allarme lanciato dall’Unicef”.
Rincari e impatto negativo che è arrivato nel nostro paniere con rincari scatenati dal caro energia. E’ così che ben oltre 4 italiani su 10 (44%) con l’arrivo della primavera si difendono coltivando in proprio frutta e verdura a chilometri zero in giardini, terrazzi, orti urbani e piccoli appezzamenti di terreno per garantirsi cibo in una situazione di grande difficoltà e incertezza.
“Se in passato erano soprattutto i più anziani a dedicarsi alla coltivazione dell’orto, memori spesso di un tempo vissuto in campagna, adesso la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di coltivazione –ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Un bisogno di conoscenza che è stato colmato con il passaparola e con il boom delle pubblicazioni specializzate, ma che ora ha favorito la nascita della nuova figura del tutor che la rete degli orti urbani di Campagna Amica mette a disposizione”.
La crisi economica scatenata dal confitto e dal caro bollette fa dunque rivalutare la funzione degli orti di “guerra” quando nelle città italiane, europee e degli Stati Uniti si diffondevano gli coltivazioni per garantire approvvigionamenti alimentari.
Ora i tempi sono cambiati ma il ritorno della guerra in Europa ha portato con sé, oltre alla grande solidarietà al popolo ucraino, grande preoccupazione per gli effetti della guerra sull’economia reale a partire dall’alimentazione.
I giardini e i balconi delle abitazioni lasciano spazio così ad orti per la produzione “fai da te” di lattughe, pomodori, piante aromatiche, peperoncini, zucchine, melanzane, ma anche di piselli, fagioli fave e ceci da raccogliere, trasformare o conservare all’occorrenza.
Un fenomeno che, oltre a far risparmiare, è anche antidoto green contro l’ansia.