11 Maggio 2023
UNIONE EUROPEA: IL CIBO MADE IN ITALY SOTTO ATTACCO, VITTIMA DI DECISIONI SEMPLICISTICHE

Dal terrorismo sul vino alle etichette a semaforo che bocciano le eccellenze tricolori, dal via libera a larve e grilli nel piatto al divieto della pesca a strascico è attacco al Made in Italy a tavola tra normative ideologiche e follie senza freni che rischiano di stravolgere per sempre lo stile alimentare della Dieta Mediterranea e il sistema produttivo nazionale basato sulla qualità e su tradizioni millenarie.

A denunciarlo è la Coldiretti nell’ambito della fiera Tuttofood che si svolgendo in questi giorni a Milano e che vedrà anche oggi, 11 maggio, una numerosa delegazione alessandrina prendere parte agli eventi in programma.

L’ultima follia è l’autorizzazione concessa dall’Ue all’Irlanda che potrà adottare sulle bottiglie di vino e birra un’etichetta con avvertenze terroristiche, che non tengono conto delle quantità, come “il consumo di alcol provoca malattie del fegato” e “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati” nonostante i pareri contrari di Italia.

Francia e Spagna e altri sei Stati Ue, che considerano la misura una barriera al mercato interno, e l’annuncio della stessa Commissione di possibili iniziative comuni sull’etichettatura degli alcolici.

Nell’autunno 2023 verrà discussa la proposta di regolamento sull’etichetta a colori, con il fronte dei Paesi del Nord che spinge il cosiddetto Nutriscore. Si tratta di un sistema di etichettatura fuorviante, discriminatorio ed incompleto che finisce paradossalmente per escludere dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti sintetici di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta.

I sistemi allarmistici di etichettatura a semaforo si concentrano esclusivamente su un numero molto limitato di sostanze nutritive (ad esempio zucchero, grassi e sale) e sull’assunzione di energia senza tenere conto delle porzioni, escludendo paradossalmente dalla dieta ben l’85% in valore del Made in Italy a denominazione di origine.

“Sempre nel 2023 potrebbero essere presentate le prime richieste di via libera all’arrivo sulle tavole in Europa per la carne prodotta in laboratorio come novel food dopo il via libera della Fda negli Stati Uniti. Si tratta di una minaccia letale per l’agricoltura italiana, la salute dei consumatori e la biodiversità del pianeta contro la quale sono state già raccolte oltre mezzo milione di firme nella mobilitazione della Coldiretti che ha portato il Governo Meloni a presentare uno schema di disegno di legge che vieta la produzione, l’uso e la commercializzazione in Italia del cibo sintetico. Ora, l’obiettivo è farlo approvare e diventare legge in tempi brevissimi”, ha affermato il Presidente Coldiretti Mauro Bianco.

Intanto, la Ue ha autorizzato l’uso di larve del verme della farina minore, grillo domestico, larva gialla della farina e cavallette in una serie di alimenti come pane, panini, cracker, grissini, barrette ai cereali, nei prodotti a base di pasta, pizza o cioccolato ma anche nei preparati a base di carne, di prodotti sostitutivi della carne e nelle minestre. Ma l’orrore a livello globale può arrivare nel piatto sotto varie forme dalla vodka allo scorpione ai vermi all’italiana, dagli scarabei ai grilli alla thai, dallo scorpione dorato agli insetti alla paprika, al sale marino, al curry, dai vermi delle palme al verme gigante, dal millepiedi alla pasta ai grilli, dal misto insetti ai grilli in salsa barbecue.

Novità bocciate dal 54% degli italiani contrari agli insetti a tavola mentre, il 24% è indifferenti, il 16% favorevole e il 6% non risponde, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’.

“Dal Nutriscore alle etichette allarmistiche sul vino, il giusto impegno della Commissione Europea per tutelare la salute dei cittadini non può tradursi in decisioni semplicistiche e ideologiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate ma neanche sull’imposizione ai cittadini di stili alimentari del tutto estranei alla nostra cultura e alla nostra tradizione”, ha concluso il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.

 

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi