5 Luglio 2013
Assemblea Nazionale Palalottomatica

“Non dimenticatevi mai che il futuro del Paese passa attraverso l’agricoltura e al nostro coraggio di andare controcorrente”. Con queste parole il presidente nazionale Coldiretti Sergio Marini ha chiuso l’Assemblea Nazionale di fronte ad oltre quindicimila coltivatori provenienti da tutte le regioni e province d’Italia.
“Prendere parte all’assemblea nazionale è sempre un momento di grande coinvolgimento che ci porta ad essere motivati e spronati a credere sempre di più nella nostra agricoltura, consapevoli di rappresentare quell’Italia fatta non di parole gridate, non di esteriorità e di apparenza ma di fatti,  di estrema concretezza così come la terra ci ha insegnato: etica e rispetto. – hanno affermato il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni - Un’assise che ha sottolineato come quella di Coldiretti sia “un’unica grande storia” affrontata con il coraggio di andare controcorrente, dove le migliaia di bandiere gialle unite al tricolore hanno creato una coreografia che ha saputo unire e fondere il significato più vero del Made in Italy, fotografia dell’Italia che sta contribuendo a far crescere la qualità della vita e il Pil del Paese”.
Quinta edizione del Palalottomatica al quale hanno partecipato anche oltre duecento imprenditori agricoli della Coldiretti di Alessandria, protagonisti di una straordinaria giornata dove ha prevalso il pragmatismo.
Particolarmente qualificato il parterre con il Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando e il Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo e le  testimonianze del procuratore Giancarlo Caselli, di Renzo Arbore, del presidente di Federconsumatori Rosario Trefiletti e del Direttore Generale di Iper Stefano Albertazzi.
Gli effetti di una crisi epocale sui consumi alimentari, sulla perdita di marchi storici del Made in Italy, i rischi di frodi, contraffazioni e degli Ogm, ma anche gli elementi di successo del modello di sviluppo dell’agricoltura italiana che è l’unico settore a far registrare un aumento nel Pil, nelle esportazioni e nell’offerta di lavoro: sono stati questi gli argomenti al centro dei lavori. Ma non solo, anche le opportunità occupazionali nell’agroalimentare ma anche le storie, il lavoro ed i curiosi prodotti di chi ha cambiato radicalmente vita per andare a fare l’agricoltore che sono state presentate nel primo Open Space “Mollo tutto, nuova vita in campagna“ con le idee ed i preziosi consigli per realizzare il sogno imprenditoriale di tanti italiani e il decalogo per diventare agricoltore in dieci mosse.
Una crisi economica che anche ha favorito il passaggio in mani straniere di marchi nazionali storici, soprattutto nella moda e nell’alimentare, come ha dimostrato il rapporto “Crisi: la tavola italiana perde i pezzi” presentato a margine dell’Assemblea, ma anche “Lo scaffale del Made in Italy che non c’è più” che è stato allestito per dare concretezza ai risultati del progetto degli agricoltori per difendere un patrimonio storico del nostro Paese e creare posti di lavoro con una “Filiera Agricola Italiana”.
“Dire no agli Ogm in Italia per  valorizzare la biodiversità - ha sottolineato il presdiente Marini - è stata una tesi sostenuta da tutti e tre i ministri interessati alla firma della clausola di salvaguardia per vietare la coltivazione di Organismi geneticamente modificati, dal Ministro delle Politiche Agricole De Girolamo a quello della Salute Beatrice Lorenzin che tra l’altro ha annunciato l’intenzione di “presentare presto in Parlamento un disegno di legge per valorizzare il 'km zero'”,  fino a quello all’Ambiente Andrea Orlando il quale ha affermato “noi non vogliamo gli Ogm perché non vogliamo che il nostro paese diventi troppo simile o uguale ad altri paesi”.
L’abolizione dell’Imu agricola rappresenta - ha continuato Marini - un vero riconoscimento del ruolo ambientale, sociale e culturale del nostro settore agricolo, il riconoscimento di quei beni comuni che l’agricoltura produce e che nessuno paga, il riconoscimento di beni strumentali che nulla hanno a che vedere con una tassa che dovrebbe intaccare i patrimoni.
La semplificazione della burocrazia nel comparto sostenuta anche dal Ministro dello Sviluppo Economico Flavio  Zanonato e della Salute Beatrice Lorenzin è - ha precisato Marini - una priorità perché troppo spesso siamo abituati a semplificazioni e poi a semplificazioni delle semplificazioni che portano infine a delle complicazioni ingestibili”.
Premiare gli agricoltori attivi ovvero quelli che vivono di agricoltura dopo il bel lavoro fatto dal Parlamento europeo e dal Presidente della Commissione agricoltura Paolo De Castro diventa oggi una possibilità degli Stati membri e - ha affermato Marini - non possiamo perdere questa occasione. L’internazionalizzazione vuol dire portare nel mondo l’Italia ma un’Italia vera al 100 per 100 e a tal riguardo apprezziamo l’incoraggiamento del Ministro Zanonato che ha evidenziato che “l'agricoltura è un settore della nostra attività economica che funziona meglio in questo momento e crea occupazione”, sottolineando inoltre il valore di un’iniziativa come quella del marchio Fai, che garantisce prodotti firmati dagli agricoltori italiani. “E’ fondamentale – ha chiosato Zanonato - che questo marchio si affermi con grande efficacia”. 
Impegni condivisi dal Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo nel patto per l’agricoltura firmato davanti ai 15mila agricoltori presenti all’Assemblea che trovano il pieno sostegno di Coldiretti, ritenuti fondamentali per l’agricoltura italiana per raccogliere le diverse opportunità presenti nei territori, costituendo un blocco d’urto per competere nel mondo, offrire un modello di crescita felice alla gente, in un circolo virtuoso che nutre la comunità e della comunità di nutre.
E l’appuntamento è per il prossimo anno, per un “nuovo” Palalottomatica.

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