5 Settembre 2011
Bibite gassate e zuccherate sotto accusa

Fa riflettere la notizia che un terzo dei ragazzi italiani sia obeso o in sovrappeso per effetto del consumo di bibite gassate e di cibi spazzatura con il progressivo abbandono dei principi della dieta mediterranea.
 “Il 48 per cento dei bambini italiani – affermano il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni - consuma bevande gassate o zuccherate ogni giorno mentre il 23 per cento dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura con il risultato che il 34 per cento dei piccoli cittadini italiani di 8 e 9 anni è lontano dal peso forma: oltre un milione è sovrappeso (22,1 per cento del totale) e 400mila (11,1 per cento) sono obesi, secondo il monitoraggio effettuato dal progetto “Okkio alla salute”.
“Peraltro, sulla base di una legge nazionale ormai datata (Legge n. 286 del 1961) le bevande al gusto di agrumi possono essere colorate a condizione che esse contengano appena il 12 per cento di succo di agrumi: – continuano Paravidino e Moroni – Coldiretti ne chiede la modifica al fine di aumentare di alcuni punti percentuali il succo di agrumi nelle bibite con effetti positivi per la salute ed un aumento del consumo di frutta”.
Secondo una analisi Coldiretti/Censis In Italia un milione di persone non mangia mai frutta, e un preoccupante calo si è verificato soprattutto tra i più giovani: l'effetto è l’aumento di peso, un importante fattore di rischio per molte malattie come i problemi cardiocircolatori, il diabete, l'ipertensione, l'infarto e certi tipi di cancro.
Il rischio è che, dopo anni in cui la vita media è progressivamente aumentata, a causa delle malattie provocate dal peso eccessivo i giovani di questa generazione potrebbero essere i primi a vivere meno dei propri genitori.
Per questo è sempre più determinato l’impegno di Coldiretti nel progetto di "Educazione alla Campagna Amica" che coinvolge alunni delle scuole elementari e medie che partecipano alle lezioni in fattoria e ai laboratori del gusto organizzati sia nelle aziende agricole che in classe.
L'obiettivo è quello di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell' agricoltura con i cibi consumati ogni giorno.
“Fermare la vendita del cibo spazzatura nelle scuole a favore di alimenti locali, freschi e sani come spremute, frutta e verdura di stagione anche da sgranocchiare e in grado di assicurare senso di sazietà e garantire un adeguato apporto idrico può contribuire – continuano Paravidino e Moroni - a sconfiggere i problemi di eccesso di peso e obesità. Un obiettivo che può anche essere incentivato con l'aiuto dei nuovi distributori automatici di frutta e verdura snack che si stanno diffondendo e dove è possibile acquistare a prezzi calmierati frutta fresca, disidratata o spremute senza aggiunte di zuccheri o grassi come alimento rompi-digiuno per una merenda sana alternativa al “cibo spazzatura”.

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