24 Febbraio 2012
“Boom degli acquisti diretti: la ricetta anticrisi degli italiani“

“Se il Piemonte rappresenta un esempio virtuoso, ossia la regione che continua a mantenere il primato del maggior numero di farmers market attivi promossi da Coldiretti, una piccola parte di merito va anche alla provincia di Alessandria e ai suoi mercati degli agricoltori che puntualmente sono presenti, ogni giorno, in diverse parti del territorio per offrire prodotti garantiti, di stagione e al giusto prezzo”.
Parole espresse con soddisfazione dal direttore di Coldiretti Alessandria Simone Moroni che oggi ha preso parte all’Assemblea nazionale degli Agrimercati di Campagna Amica dove è stato presentato il primo rapporto sul “Boom degli acquisti diretti: la ricetta anticrisi degli italiani” alla presenza del Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania e del presidente della Coldiretti Sergio Marini.
In controtendenza rispetto all’andamento generale del commercio al dettaglio rilevato dall’Istat volano gli acquisti diretti dal produttore con un aumento del 53 per cento rispetto allo scorso anno degli acquisti nei mercati degli agricoltori, dove nel 2011 hanno fatto la spesa ben 9,2 milioni di italiani che hanno tagliato le intermediazioni pur di non rinunciare alla qualità a tavola. E’ quanto emerge dal primo rapporto sul “Boom degli acquisti diretti: la ricetta anticrisi degli italiani”.
In pochi anni sono nati in Italia 878 mercati  degli agricoltori (116 in Piemonte per 2522 produttori) dove sono coinvolti 20.800 produttori agricoli che hanno creato nuove opportunità di lavoro per 3.500 persone. Un risultato reso possibile grazie al grande successo decretato dai consumatori italiani che nel 2011 hanno fatto acquisti per la cifra di 489 milioni di euro (+53 per cento rispetto all’anno precedente), un tasso di crescita decine di volte superiore a quello dei discount. La migliore performance realizzata da una innovazione commerciale in tempo di crisi trova il sostegno delle istituzioni con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, che ha presentato le novità introdotte nel decreto semplificazione per favorire la vendita diretta anche fuori dall'azienda agricola con il semplice invio di una comunicazione. “L’esperienza dei mercati degli agricoltori dimostra che, nonostante la crisi, c’è spazio per crescere con l’innovazione in un sistema distributivo ingessato da anni” hanno  affermato il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni, nel sottolineare che “la concorrenza ha creato migliaia di nuove occasioni di lavoro e interessanti opportunità di spesa per i cittadini che hanno premiato un modello che valorizza il Made in Italy e garantisce sicurezza, qualità e rispetto dell’ambiente al giusto prezzo”. I mercati degli agricoltori sono inseriti in una rete di vendita diretta sul territorio della quale fanno parte 3.972 aziende agricole, 670 agriturismi, 878 mercati, 163 botteghe per un totale di 5.683 punti vendita di campagna Amica ai quali si aggiungono 30 ristoranti.
A fare la spesa direttamente dal produttore nei mercati degli agricoltori sono per il 68 per cento donne con una presenza maschile molto più elevata rispetto alla media, il livello di istruzione è medio alto per il 68 per cento degli acquirenti. L’età è inferiore ai 54 anni nel 64 per cento dei casi mentre lo status sociale ed economico è medio alto nell’82 per cento dei casi, secondo l’indagine Coldiretti/Swg. Un risultato che evidenzia come il risparmio sia solo una delle ragioni che spinge all’acquisto e che la scelta è fortemente condizionata dalla ricerca di cibi sani, di informazioni sui prodotti e dal bisogno di essere rassicurati su quello che si mette nel piatto. Non è un caso che il tempo di permanenza è in media di 35 minuti, molto elevato se si tiene conto che si tratta spesso di strutture di dimensioni contenute. I prodotti più acquistati nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica sono nell’ordine la verdura, la frutta, i formaggi, i salumi, il vino, il latte, il pane, le conserve di frutta, la frutta secca, i biscotti ed i legumi, ma non manca l’interesse per i prodotti non alimentari come ad esempio gli agricosmetici: da quelli al latte d’asina allo spumante. Estremamente elevato il grado di soddisfazione che è alto per il 77 per cento degli acquirenti. Il giudizio positivo è confermato dal fatto che in ben nove casi su dieci i clienti consigliano questa forma di acquisto ad altri, con il passaparola.
“Nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica – precisano Paravidino e Moroni - si trovano prodotti locali del territorio che non devono affrontare lunghi trasporti con mezzi inquinanti, messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto di precise regole comportamentali e di un codice etico ambientale, sotto la verifica di un sistema di controllo di un ente terzo. Nei mercati vengono contenuti gli sprechi di imballaggi con l’offerta, ad esempio, di latte sfuso, sono banditi gli ogm e sono messi a disposizione spesso servizi di vendita a domicilio e offerte speciali per i gruppi di acquisto solidale formati da condomini, colleghi, parenti o gruppi di amici che decidono di fare la spesa insieme per ottenere condizioni vantaggiose ma soprattutto per garantirsi la qualità di quanto portano in tavola. Un fenomeno che coinvolge anche molti chef che nei ristoranti vogliono offrire menu freschi e genuini a chilometri zero”.

L’identikit degli italiani che fanno la spesa nei farmers market
·         64 per cento di età inferiore ai 54 anni
·         68 per cento dei clienti sono donne
·         82 per cento dei clienti ha un status socio-economico medio alto
·         68 per cento dei clienti ha una scolarità medio alta
·         Il tempo di permanenza è in media di 35 minuti
Fonte: Elaborazioni Coldiretti su Indagine Campagna Amica/Swg 2012

Il boom dei mercati degli agricoltori in cifre
·         878 mercati aperti in tutta Italia
·         20.800 produttori coinvolti che hanno creato nuove opportunità di lavoro per 3.500 persone
·         Acquisti per 489 milioni di euro nel 2011 (+53 per cento)
·         9,2 milioni di italiani vi hanno fatto la spesa
Fonte: Elaborazioni Coldiretti su Indagine Campagna Amica

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