Diminuisce la produzione di grano, aumenta quella di orzo. Le prime stime del Ministero delle Politiche agricole, divulgate nel corso di un incontro con la Coldiretti, confermano per ora le previsioni di inizio campagna, con il calo di superfici e raccolto di frumento e l’avanzata di altre colture.
“L’annata dei cereali autunno-vernini in provincia di Alessandria non è stata di certo soddisfacente, possiamo affermare decisamente sotto le aspettative. – affermano il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni - Soprattutto nelle aree di pianura, le lunghe piogge che si sono protratte dall’autunno alla primavera hanno pesantemente condizionato la densità colturale. A tutto questo si è aggiunto un periodo di temperature elevato tra aprile e maggio che ha causato estesi fenomeni di “stretta” cioè chiusura anticipata del ciclo colturale con conseguenti rese basse in larga parte della provincia: si sono salvate parzialmente solo alcune aree collinari o dove i fenomeni di ristagno idrico sono stati meno pesanti”.
E, proprio nel tentativo di limitare gli effetti di un andamento di mercato altalenante ed imprevedibile Coldiretti, in collaborazione con il Consorzio Agrario Piemonte Orientale, ha stipulato importanti contratti di filiera con l’industria di trasformazione. Dopo una prima esperienza positiva nel 2010, con la sottoscrizione di cinque differenti tipologie di forniture di frumento, anche per la campagna agraria 2011-2012 verranno proposti ai produttori nuovi contratti. Ad ulteriore miglioramento del comparto cerealicolo, Coldiretti ha avviato un ulteriore dialogo con l’associazione panificatori, nell’intento di creare una rete di imprese che possano realmente dare vita ad una filiera locale del pane, dal campo sino alla tavola del consumatore.
Per il grano duro la produzione 2011 dovrebbe attestarsi sui 3,6 milioni di tonnellate, il sei per cento in meno rispetto allo scorso anno, “grazie” ai 128mila ettari persi a inizio campagna e alle ondate di maltempo che hanno condizionato a più riprese le semine annuali. Identico il discorso per il frumento tenero, atteso a quota 2,8 milioni di tonnellate. Qui gli ettari seminati in meno sono stati 27mila, anche se il calo produttivo dovrebbe essere più contenuto (-1%).
Ad avvantaggiarsi del minore appeal del frumento (ma ora i prezzi rispetto allo scorso anno sono risaliti) è stato sicuramente l’orzo, che supera il “muro” del milione di tonnellate (+9% sul 2010), visto anche l’aumento delle superfici coltivate da 272mila a 288mila ettari.
Nel settore delle oleaginose si prevede un incremento consistente nel comparto della soia, sia in termini di superficie, in aumento di circa 70mila ettari, sia di produzione, con 850mila tonnellate attese, quasi il doppio rispetto allo scorso anno. Dovrebbe, invece, diminuire il raccolto di girasole. Si prevedono circa 250mila tonnellate, contro le 280mila del 2010.
Per fine settembre è previsto un nuovo incontro per verificare a consuntivo le produzioni effettive e le prime stime ufficiali sul mais. Per il momento l’Istat indica le superfici coltivate in aumento del sei per cento.
3 Agosto 2011
Campagna cerealicola: cala la produzione di grano, aumenta l’orzo