29 Novembre 2009
Celebrato a Novi Ligure il Grazie dei Campi

  L’uomo offre alla terra le sue cure e lei gli offre i suoi frutti
 
Una pioggia battente ha accolto domenica 29 novembre i moltissimi coltivatori provenienti da tutta la provincia per festeggiare la Giornata del Ringraziamento. Sul sagrato di fronte alla parrocchia dell’Insigne Collegiata di Novi Ligure, la cornice è stata resa ancora più suggestiva da alcuni trattori portati proprio a testimonianza di come il lavoro dei campi sia fondamentale per la sopravvivenza dell’uomo: un messaggio che, specialmente nella giornata dedicata al “Grazie”, fa riflettere ancora di più e insegna quanto la Coldiretti sia unita per difendere i valori in cui crede. La giornata si è aperta con la S.Messa, momento solenne che ha visto don Franco Zanolli ripercorrere nella sua omelia il vero significato della parola “Ringraziare” ossia riconoscere i “doni della grazia e del tempo” insomma rendere grazie al Signore. “Chi celebra il Ringraziamento non è persona impaziente, anzi è dotata di quella che oserei chiamare una pazienza illuminata – ha proseguito don Zanolli – In questo modo si realizza nella speranza il bene, frutto del lavoro quotidiano a contatto con la terra. Un elogio alla Coldiretti, che negli anni difende i suoi principi e i suoi valori”. Suggestivo come sempre il momento dell’offertorio, da ogni zona sono stati portati all’altare i cesti contenenti i frutti tipici di ogni zona: un messaggio importante, che servirà ad affrontare meglio la prossima annata agraria e le difficoltà quotidiane: conservare i valori che da sempre contraddistinguono i coltivatori. E’ questa la via per dare anche al mondo agricolo un futuro di speranza. Una speranza fondata sull’opera di Dio. Il significato più vero della Giornata del Ringraziamento. Quel significato che scaturisce forte e chiaro dalle parole della preghiera del coltivatore, letta dal direttore provinciale Simone Moroni di fronte agli associati, il quale ha detto che non poteva esserci occasione migliore per presentarsi alla base, momento importante e significativo in grado di raccogliere una così grande rappresentanza da ogni zona. La parola è andata alle istituzioni e quindi al presidente provinciale Lorenzo Galante. Si è quindi giunti al momento solenne della benedizione dei trattori: accompagnati dalle parole del consigliere ecclesiastico provinciale Coldiretti Don Ivo Piccinini Quest’anno il tema che ha unito tutte le feste del Ringraziamento a livello nazionale, deciso dalla Commissione Episcopale è stato “Tu prepari il frumento per gli uomini”.
Nel messaggio nazionale si legge “Così prepari la terra: ne irrighi i solchi, ne spiani le zolle, la bagni con le piogge e benedici i suoi germogli. Coroni l’anno con i tuoi benefici, i tuoi solchi stillano abbondanza” Parole importanti, che fanno riflettere partendo dal fatto che il lavoro agricolo consente all’uomo di realizzare un rapporto diretto e assiduo con la terra fedele al progetto originario di Dio, egli offre alla terra le sue cure e la terra gli offre i suoi frutti. Soprattutto se riflettiamo sul fatto che l’Italia detiene il primato nel consumo di suolo, risorsa pregiata e di fatto non rinnovabile, non di rado oggetto di trasformazione senza una corretta pianificazione del territorio e senza controlli adeguati. Con la scomparsa del suolo e del suolo agricolo in particolare, scompaiono, per sempre, paesaggio agrario, biodiversità, imprenditorialità e aziende agricole, cultura e tradizioni rurali. Da qui il collegamento con le parole dell’enciclica di Benedetto XVI Caritas in veritate: “Le modalità con cui l’uomo tratta l’ambiente influiscono sulle modalità con cui tratta se stesso e viceversa”. Un giornata che è stata scandita dalla riflessione e dall’aggregazione per continuare una tradizione che ha sempre trovato consensi sul territorio e che identifica proprio San Martino con la “Giornata del Coltivatore”, ossia un modo per rendere grazie al Signore ma che vuole anche essere un’occasione per stare insieme e per esprimere con gioia quel sentimento di riconoscenza che i coltivatori hanno da sempre fatto proprio. L’iniziativa è proseguita con un momento conviviale al ristorante “Da Bruno” ad Albera Ligure.

MESSAGGIO PER LA GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO
“Tu prepari il frumento per gli uomini” (Salmo 65,10)
La Parola del Signore ci accompagna in questa riflessione annuale e guida il discernimento che come comunità ecclesiale siamo chiamati a fare per identificare percorsi e mezzi affinché la terra torni a essere il luogo in cui l’uomo vive la sua relazione con Dio, secondo lo stile auspicato dal salmista: “Tu visiti la terra e la disseti, la ricolmi di ricchezze… tu prepari il frumento per gli uomini. Così prepari la terra: ne irrighi i solchi, ne spiani le zolle, la bagni con le piogge e benedici i suoi germogli. Coroni l’anno con i tuoi benefici, i tuoi solchi stillano abbondanza” (Sal 65,10-12). Già nella nota pastorale Frutto della terra e del lavoro dell’uomo si mettevano in evidenza la situazione del mondo rurale e la sua importanza: “I paesi rurali delle zone interne, pur non concorrenziali sul piano numerico in una prospettiva puramente economica, sono invece fondamentali sul piano qualitativo e dell’equilibrio territoriale complessivo, perché custodiscono vastissime zone, la cui sicurezza permette ad altre zone, più popolose, di vivere in dignità, ricchezza e bellezza. La conservazione del territorio, affidata alle talvolta povere comunità rurali della montagna e della collina, ha un ruolo vitale per la sicurezza dell’agricoltura di pianura e per le città, attraverso il delicato equilibrio dei complessi sistemi idrogeologici ed ecologici che caratterizzano il nostro Paese” (n. 23). Il lavoro agricolo consente all’uomo di realizzare un rapporto diretto e assiduo con la terra: fedele al progetto originario di Dio, egli offre alla terra le sue cure e la terra gli offre i suoi frutti. Ecco perché risulta oltremodo urgente riconoscere la centralità del lavoro agricolo per recuperare quel processo virtuoso che ridona la dignità di persona al lavoratore della terra nella stessa misura che ai lavoratori dell’industria e dei servizi.

LE CELBRAZIONI NEI PAESI
Il Ringraziamento
a San Michele...

Anche nei paesi la cerimonia per celebrare il “Grazie dei campi” è sempre un momento particolarmente solenne. Suggestiva la messa la benedizione dei frutti della terra che Don Ivo Piccinini, Consigliere ecclesiastico Coldiretti, ha tenuto nella sua parrocchia di San Michele. Come testimoniano le immagini a lato, il momento dell’offertorio è stato suggestivo e carico di significati: i doni della terra portati all’altare sono stati donati al Signore quale simbolo di ringraziamento per l’annata agraria appena trascorsa e per quella che sta per iniziare. Molti i trattori presenti sul sagrato della chiesa di San Michele Arcangelo che, al termine della funzione religiosa, sono stati benedetti, quale strumento prezioso di lavoro del coltivatore che “offre il pane per tutti”.

...e a Frascaro

Solenne cerimonia del Ringraziamento anche nella parrocchia di Frascaro dove il “Grazie dei campi” ha riunito le comunità di Frascaro, Borgoratto, Gamalero, San Rocco, Carentino e Cantalupo. Lo scorso 22 novembre molte autorità civili militari e religiose si sono ritrovate per prendere parte alla Santa Messa. Nella foto a lato da sinistra il presidente Coldiretti Lorenzo Galante, il sindaco di Gamalero Nadia Taverna, il sindaco di Borgoratto Maurizio Lanza e il sindaco di Frascaro Pietro Tiberti.

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