Dal campo alla tavola la prima colazione avrà un sapore anche alessandrino.
Coldiretti, Consorzio Agrario del Piemonte Orientale, CadirLab, molino Nova di Felizzano e Oro Saiwa: questi gli attori protagonisti del nuovo progetto di filiera.
Una sfida ambiziosa e concreta che ha l’obiettivo di saldare sempre di più il legame del prodotto con il territorio in grado di trasferire le esigenze del trasformatore su tutta la filiera, dall’agricoltore al consumatore finale, rendendoli visibili e riconoscibili.
“Harmony – il patto del grano buono” si basa su 4 pilastri fondamentali: collaborazione, agricoltura sostenibile, biodiversità e tracciabilità. Sono queste le basi sulle quali poggia il nuovo progetto di filiera europeo, sostenuto anche in Italia dalla Coldiretti Alessandria con gli altri partner.
L’accordo prevede per gli agricoltori che aderiscono al progetto e rispettano il disciplinare, una maggiorazione del prezzo riconosciuto e la certezza del conferimento, e per l’industria la sicurezza di “lavorare” un prodotto tracciato, sostenibile e a favore della biodiversità.
Dopo una prima stagione sperimentale che ha coinvolto una decina di imprenditori alessandrini per un totale di circa 90 ettari coltivati, tra poche settimane si aprirà la nuova campagna che presenta numeri importanti: incrementata la superficie, con circa 400 ettari sotto contratto per una stima di prodotto (frumento qualità “Harmony”) da conferire pari a circa 20.000 quintali.
Strategico il ruolo del Consorzio Agrario del Piemonte Orientale, centro di riferimento per lo stoccaggio e le filiere sul territorio, che da tempo attua una politica commerciale per fornire agli agricoltori, soci e non soci, soluzioni, prodotti e servizi vantaggiosi con un’attenzione particolare agli sbocchi di mercato.
“In un contesto storico ad alta criticità e difficile leggibilità i contratti di filiera assumono un ruolo fondamentale. Questo nuovo progetto di filiera si inserisce nell’ampia progettualità Coldiretti di “Una filiera agricola tutta italiana” in grado di offrire alle aziende più reddito e competitività sul mercato. – ha affermato il direttore di Coldiretti Alessandria Simone Moroni - Coldiretti si è posizionata per sostenere la qualità dei prodotti e la competitività dei territori e del made in Italy, contribuendo a rendere l’agricoltura protagonista di un modello di sviluppo basato sulla innovazione e sul rapporto con il territorio”.
Un sistema agricolo così rinnovato deve essere accompagnato, necessariamente, dalla acquisizione di conoscenze e competenze originali, capace di trasferire i valori dell’agricoltura al prodotto, generare valore per le imprese, produrre vantaggi per il consumatore.
“E’ un grande obiettivo raggiunto e una grande opportunità per la cerealicoltura della provincia. – ha aggiunto Roberto Paravidino, presidente del Consorzio Agrario del Piemonte Orientale - I contratti di filiera prevedono la messa a dimora di specifiche varietà, in modo da soddisfare le esigenze del molino NOVA di Felizzano, riferimento del territorio,. L’impegno politico ed organizzativo di questa strategia si va definendo nella forma di una rinnovata “rappresentanza di interessi” che rende possibile alle imprese opportunità reddituali, concrete e misurabili”.
Aggiunge il direttore del Consorzio Agrario del Piemonte Orientale, Giorgio Collina: “Agricoltura sostenibile, buone pratiche agricole, rintracciabilità e assistenza tecnica. Sono questi gli aspetti rilevanti dell’accordo che trova nel Consorzio Agrario la risposta ad un concetto di sviluppo integrato del territorio e delle sue risorse che mettono al centro la persona, prima ancora dell’azienda. I contratti di filiera diventano così la carta vincente per una gestione diretta del prodotto dopo il raccolto, per sottrarlo alle speculazioni che si sono spostate dai mercati finanziari a quello dei prodotti agricoli con ripercussioni sui prezzi e sulla programmazione dell’offerta”.
Circa dieci le cultivar che sono state scelte al merito, “il meglio del mercato per le nostre finalità e per i terreni alessandrini”, ha spiegato Giuseppe Concaro direttore di CadirLab, “sarà compito dei tecnici di CadirLab sensibilizzare i produttori sugli aspetti più delicati della coltivazione e sul rispetto completo del disciplinare di filiera. Ci occuperemo dell’assistenza agronomica e tecnica affinché nulla venga trascurato”.
La grande novità indicata con la “rigenerazione” dell’agricoltura italiana, si è imposta anche attraverso la crescita di una cultura “imprenditoriale” che trova nel molino Nova una realtà di primo piano nazionale: “Lavoriamo ogni giorno circa 400 tonnellate di grano - ha sottolineato il titolare Andrea Valente – e quando Mondelez ci ha chiesto di attivare questa filiera nel nostro areale, non solo abbiamo accettato ma ci siamo fatti promotori sul territorio di questo progetto nato in Francia. Ci è sembrata un’opportunità interessante poiché condividiamo le linee dell’iniziativa, indirizzata verso una produzione sostenibile e italiana, erogando un premio rispetto ai prezzi di mercato e offrendo la certezza della collocazione del prodotto”.
“Harmony è un progetto di respiro europeo in continuo sviluppo che risponde in pieno alle esigenze del consumatore – afferma Lorenza Cipollina Area Manager External Affairs Sudeuropa di Mondelēz International – Il “Patto del grano buono”, si basa su principi quali la collaborazione con gli agricoltori, l’agricoltura sostenibile, la biodiversità e la tracciabilità dei prodotti attraverso tutta la filiera”.
Un passo in avanti per offrire nuove prospettive di mercato, nonché una partnership importante che evidenzia ancor di più il ruolo della provincia di Alessandria quale riferimento nazionale in ambito cerealicolo.
1 Ottobre 2015
Coldiretti ha contribuito ad un innovativo progetto di filiera cerealicola