5 Aprile 2011
Conto alla rovescia per Vinitaly 2011

“I Carpini” di Pozzol Groppo, “Boveri Luigi” di Costa Vescovato, “Poggio Paolo” di Brignano Frascata,  “Botto Pierluigi” di Cassine e “Cascina Bertolotto” di Spigno Monferrato.
Sono queste le aziende della Coldiretti alessandrina che saranno presenti al Vinitaly 2011 all’interno dello spazio allestito a cura della Coldiretti Regionale, padiglione 9 area b8.
Il conto alla rovescia è ormai iniziato per un evento che ogni anno è atteso sempre con un entusiasmo crescente, una vetrina che rappresenta una sfida e al tempio stesso un’occasione unica per presentare le ultime novità del settore, dove ogni azienda può contribuire a rafforzare l’immagine del vino italiano nel mondo.
Per Vinitaly si tratta di un anno particolare, che celebra i 150 anni di un’Italia unita anche sotto il profilo del patrimonio enologico che la rende nazione ai vertici mondiali per qualità e tipologia dei vini prodotti: il vino è infatti la principale voce dell'export agroalimentare nazionale con oltre la metà del fatturato estero che viene realizzato sul mercato comunitario dove la Germania è il principale consumatore di vino italiano.
Il primo mercato extracomunitario di sbocco, con un quarto del valore totale delle esportazioni, sono invece gli Stati Uniti. Il risultato sui mercati esteri è di buon auspicio per la vendemmia 2010, stimata su valori contenuti compresi tra i 45 ed i 47 milioni di ettolitri, con il 60 per cento della produzione che sarà destinato alla realizzazione dei 498 vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (320 vini Doc, 41 Docg e 137 Igt). Secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Coldiretti-Agri2000 sulla vendita diretta i bianchi e rossi Made in Italy sono al primo posto tra i prodotti acquistati nelle aziende agricole e nei mercati degli agricoltori, personalmente o attraverso i gruppi di acquisto solidale, superando abbondantemente ortofrutta e formaggi. La tendenza di crescita è favorita dal fatto che l'Italia è l'unico Paese al mondo a poter offrire una grande varietà dei percorsi turistici legati all'enogastronomia con 142 strade dei vini e dei sapori lungo le quali assaporare il nettare di bacco, oltre a più di diciottomila agriturismi. Nella classifica delle Regioni sono in testa la Toscana, con 4.876 produttori e il Piemonte (3.738), davanti a Veneto (2.560), Emilia Romagna (2.489) e Sicilia (1.926). E non mancano le esperienze innovative di commercializzazione e non solo. Il nettare di Bacco viene anche utilizzato per trattamenti di benessere, come per la vinoterapia. Dai bagni nel vino agli impacchi di uva nera, fino allo scrub col mosto d’uva, sono sempre più le proposte che agriturismi e resort del vino offrono per tonificare il corpo e rilassare la mente.
“Ogni anno Vinitaly rappresenta un evento atteso e un successo sempre crescente, specialmente da quando il settore sta attraversando una conclamata crisi di mercato. - sottolineano il presidente e il direttore della Coldiretti di Alessandria Roberto Paravidino e Simone Moroni – Se oggi possiamo parlare di un timido inizio e di rilancio, il merito va sicuramente all’ottimo lavoro svolto in vigna e in cantina sino all’innovazione produttiva che ha portato alla creazione di etichette nuove e interessanti, segnale tangibile della volontà di progredire e di crescere, forti di una tradizione qualificata e antichissima”.
Il vino è divenuto l'espressione di uno stile di vita "lento", attento all'equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi da contrapporre proprio all’assunzione sregolata di alcol. Si tratta di un cambiamento che occorre riconoscere per evitare il rischio di una dannosa criminalizzazione, mentre è necessario investire nella prevenzione promuovendo la conoscenza del vino con il suo legame con il territorio e la cultura, a partire proprio dalle giovani generazioni.
Nel giorno di apertura del Vinitaly, giovedì 7 aprile alle ore 15, si svolgerà l’incontro “Dal lavoro della vigna riparte l’economia” organizzato dalla Coldiretti insieme a Città del vino per approfondire l’impatto sociale, ambientale, occupazionale ed economico del vino nell’anno che ha rivoluzionato il mercato del prodotto più rappresentativo del Made in Italy.

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