E’ tutto pronto per il “grazie dei campi” che si celebrerà l’11 novembre in Duomo, a Tortona.
In questo modo continua una tradizione che ha sempre trovato consensi sul territorio e che identifica proprio San Martino con la “Giornata del Coltivatore”, ossia un modo per rendere grazie al Signore ma che vuole anche essere un’occasione per stare insieme e per esprimere con gioia quel sentimento di riconoscenza che i coltivatori hanno da sempre fatto proprio.
Quest’anno il tema che unirà tutte le feste del Ringraziamento a livello nazionale, deciso dalla Commissione Episcopale è “Confida nel Signore e fa il bene: abiterai la terra” perché di fronte alla grave crisi che tocca il mondo economico e industriale, occorre guardare al futuro del nostro Paese andando oltre schemi abituali.
Questo è l’Anno della Fede, da cogliere nei gesti del lavoro dei campi. “Che cosa sono infatti le mani dell’agricoltore, aperte a seminare con larghezza, se non mani di fede?”
Il messaggio della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, ha messo in rilievo diverse problematiche legate al mondo rurale: investire nell’agricoltura è una scelta non solo economica ma anche culturale, ecologica, sociale e politica di forte valenza educativa. Un messaggio importante per richiamare la valenza educativa della Giornata del Ringraziamento nell’attuale società in cui l’appiattimento sul presente rischia di cancellare la memoria per i doni ricevuti.
“Un momento importante di riflessione e preghiera. Un momento che è nostro, profondamente di Coldiretti, sentito dalla nostra gente, dai nostri imprenditori che ogni anno aspettano questa ricorrenza con rinnovato spirito di riconoscenza. – ha affermato il presidente della Coldiretti di Alessandria Roberto Paravidino - Il lavoro agricolo consente all’uomo di realizzare un rapporto diretto e assiduo con la terra, è una reciprocità nella quale si rivela e si compie un disegno finalizzato alla vita, all’essere e al benessere dell’umanità, allo sviluppo di tutti e di ciascuno. Non dobbiamo dimenticare che questa è un’occasione importante per meditare sui problemi che il mondo rurale sta vivendo, acuiti dal protrarsi degli effetti di una crisi economica e finanziaria di portata mondiale”.
A livello provinciale, intanto, si sta continuando nella raccolta delle adesioni: sono, infatti, ancora disponibili pochissimi posti, per prendere parte all’iniziativa. Alle 10.30 la giornata inizierà con la messa concelebrata da don Carlo Curone e da don Ivo Piccinini consigliere ecclesiastico provinciale Coldiretti. Seguirà benedizione dei mezzi agricoli, il saluto e gli interventi delle autorità. Al termine è previsto un momento conviviale al ristorante “Cascina Cabella” di Casalnoceto.
Per informazioni e prenotazioni pullman ci si può rivolgere direttamente agli Uffici Zona Coldiretti.
“La nostra agricoltura dovrà essere in grado di dare luogo a produzioni congiunte, con nuovi modelli di sviluppo, capaci di rispondere adeguatamente alle attese del Paese. – ha aggiunto il direttore della Coldiretti provinciale Simone Moroni - E’ fondamentale che anche il lavoro agricolo si caratterizzi per una rinnovata e chiara consapevolezza etica, all’altezza delle sfide sempre più complesse del tempo presente. In questo tempo di crisi, un segnale positivo è rappresentato dal ritorno all’impresa agricola dei giovani, che sentono questo lavoro come una “vocazione”, che dona loro dignità e piena valorizzazione”.
Se si arriva, come si legge nel Compendio della Dottrina sociale della Chiesa, “a cogliere il passaggio di Dio nella fatica e nella bellezza del lavoro dei campi si arriva a riscoprire la natura nella sua dimensione di creatura”: spunti che giungono dalla Commissione Episcopale per offrire valore aggiunto alle imprese e domenica 11 novembre, a Tortona, sarà l’occasione per ritrovarci, continuando a ragionare intorno alla “filiera agricola tutta agricola e tutta italiana”.
30 Ottobre 2012
“Domenica 11 novembre uniremo riflessione e aggregazione