31 Gennaio 2011
Etichettatura obbligatoria: da domani primo confronto sulle modalità attuative

Inizia domani, 1° febbraio, e interesserà anche il territorio alessandrino, il primo confronto sulle modalità attuative dell'obbligo di etichettatura con i prodotti lattiero-caseari come latte a lunga conservazione e formaggi.
L’approvazione definitiva e unanime della legge nazionale sull'etichettatura è un risultato storico che  va al più presto applicato e divulgato anche con l’educazione alimentare nelle scuole promossa dal Ministro Mariastella Gelmini.
“Una necessità – affermano il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni - anche per dare sostenere e migliorare gli ottimi risultati ottenuti dal settore lattiero-caseario in Italia e all'estero e per difenderlo dal falso Made in Italy con tre litri di latte a lunga conservazione sui quattro venduti in Italia che sono stranieri senza indicazioni per il consumatore come il latte impiegato in quasi la metà delle mozzarelle vendute in Italia.  Da una analisi della Coldiretti su dati Istat relativi al commercio estero dei primi dieci mesi del 2010 la crescita dei formaggi italiani è sensibile, con un aumento del 13 per cento, sia sui mercati comunitari dove si realizza il 70 per cento del valore dell’export che su quello statunitense (+ 11 per cento)  ma performance importanti si registrano sui nuovi mercati come la Cina e lndia, dove comunque le quantità restano contenute”.
I prezzi alla produzione dei prodotti agricoli sono saliti nel 3,7 per cento nel 2010 per effetto del recupero negli ultimi mesi dell’anno con un aumento del 16,4 per cento a dicembre. E’ quanto emerge invece da una analisi della Coldiretti, in occasione della divulgazione dei dati Istat relativi all’industria, che evidenzia una importante inversione di tendenza rispetto all’ anno precedente durante il quale si era verificata una insostenibile riduzione del  di 12,4 per cento nel 2009 nei prezzi riconosciuti alla produzione agricola.
“Risultati positivi a livello nazionale ed internazionale che vanno trasferiti – continuano Paravidino e Moroni - alle aziende agricole dove negli allevamenti si deve fronteggiare un preoccupante aumento dei costi di produzione a o partire dai mangimi che hanno fatto segnare un rincaro del 14 per cento a novembre 2010 rispetto all’anno precedente. Sostenere il reddito degli agricoltori eliminando le distorsioni e tagliando le intermediazioni con l'offerta attraverso la rete di consorzi agrari, cooperative, mercati di campagna amica, agriturismi e imprese agricole di prodotti alimentari al cento per cento italiani firmati dagli agricoltori al giusto prezzo è l’obiettivo del progetto “Una Filiera Agricola tutta Italiana” presentata dal presidente della Coldiretti Sergio Marini per contrastare i due furti ai quali è sottoposta giornalmente la nostra agricoltura: da una parte il furto di identità e di immagine che vede sfacciatamente immesso in commercio cibo proveniente da chissà quale parte del mondo come italiano; dall'altra il furto di valore aggiunto che vede sottopagati i prodotti agricoli senza alcun beneficio per i consumatori”.
I primi decreti applicativi riguarderanno proprio il settore lattiero-caseario dove è estremamente importante che si intervenga immediatamente e il settore suinicolo che sta affrontando una grave crisi anche perchè tre prosciutti su quattro sono spacciati come Made in Italy, ma sono ottenuti da maiali stranieri.

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