30 Novembre 2011
Frodi Caso Simest

Anche sul territorio alessandrino è partita la nuova iniziativa di Coldiretti che, questa volta, scende in campo con la richiesta a tutti i comuni per una Proposta di Ordine del Giorno a favore del Made in Italy.
“E’ essenziale che le Istituzioni locali partecipino alla nostra mobilitazione – affermano il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni -  Per questo abbiamo proposto alle Amministrazioni Comunali di inserire nell’ordine del giorno della prima Giunta o del primo Consiglio Comunale utile un punto relativo alla discussione e alla condivisione di questa vitale azione a tutela del vero Made in Italy”.
Da parte dei Sindaci stanno arrivando parole di apprezzamento per la battaglia di Coldiretti, insieme all’impegno a portare da parte dei duecento Presidenti di Sezione della federazione alessandrina, nei rispettivi comuni di appartenenza e nei Consigli Comunali, le ragioni dell’azione intrapresa su tutto il territorio nazionale dall’Organizzazione.
L’obiettivo? Far approvare una delibera che dia pieno supporto all’azione di Coldiretti dove venga chiesto espressamente al Governo di “impedire l’uso improprio di risorse pubbliche per la commercializzazione sui mercati esteri di prodotti di imitazione Italian sounding, a favore, invece, della promozione dell’autentico Made in Italy, ”.
“In un momento di grave crisi in cui il nostro Paese è alla ricerca di azioni e risorse per il rilancio dell’economia e della crescita occupazionale, il Made in Italy, e in particolare quello agroalimentare, è universalmente riconosciuto come straordinaria leva competitiva e di sviluppo del Paese. – continuano Paravidino e Moroni -  Abbiamo numeri ed eccellenze da difendere nella nostra provincia, nella regione e in tutto il territorio. L’intervento che abbiamo chiesto, ai Sindaci, a tutti i presidenti dei consigli comunali, ai presidenti dei Consorzi di Tutela, va nella direzione di dar man forte alla nostra iniziativa contro le frodi alimentari”.
Ciò che Coldiretti si trova a denunciare è, purtroppo, una nuova vicenda di utilizzo improprio di risorse pubbliche da parte della Simest, la Società italiana per le imprese, finanziaria controllata dal Ministero dello sviluppo economico: il Presidente nazionale, Sergio Marini, intervenendo in audizione alla Commissione Agricoltura della Camera in data 8 novembre, ha denunciato l’operato della Simest, che ha finanziato Parmacotto e Lactitialia impegnati in discutibili operazioni di investimento negli Stati Uniti e in Romania.
Una situazione in cui il Ministero dello Sviluppo, attraverso questa società, sta finanziando imprese italiane per produrre e commercializzare all’estero prodotti che di italiano hanno solo il nome. Prodotti che nascono all’estero, con materia prima e manodopera estere.
“Tutto questo è inaccettabile, ecco perché è fondamentale ed essenziale che le Istituzioni locali partecipino alla nostra mobilitazione” – hanno concluso il presidente Paravidino e il direttore Moroni.

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