17 Novembre 2011
Giornata del Ringraziamento provinciale:domenica 20 novembre in Cattedrale ad Alessandria

Domenica 20 novembre si celebrerà nella Cattedrale di Alessandria la Giornata del Ringraziamento Provinciale della Coldiretti. Un modo per  lodare Dio, per i doni della terra e ringraziarlo per la sua immensa bontà e provvidenza. “Un momento di preghiera – affermano il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni - che vuole essere un'occasione per riflettere non soltanto sulla realtà agricola in sé ma soprattutto in relazione alla portata che essa ha sia nei rapporti con le persone che la costituiscono, sia per quanto riguarda la sua collocazione nel complesso della realtà economica e sociale del Paese”.
Il Messaggio per la Giornata del Ringraziamento di quest’anno si apre con una sottolineatura del gesto del ringraziare: “Ringraziare è sempre un gesto alto e bello, che nobilita chi lo compie. Per noi è un atto doveroso, soprattutto al termine di un anno agricolo segnato dalle conseguenze di una grave crisi economica e finanziaria, ma anche gravido di quella speranza che sgorga dal primato che riconosciamo a Dio”.
Ecco dunque il motivo per cui è stata scelta come titolo di questa Giornata un’espressione evocativa che rimanda al dialogo serrato che Papa Benedetto XVI ha sviluppato nel suo recente viaggio in Germania: “Solo con Dio c’è futuro”, anche nelle nostre campagne!
“Solo con Dio, infatti, c’è il gusto del lavoro. Solo con lui il sudore della fronte è asciugato da mani solidali. Dio entra così nelle nostre fatiche, si fa compagno di strada di ogni nostro passo, verso mete di luminosa speranza… Quando, invece, non c’è Dio nella vita delle nostre campagne, anche il pane non solo non ci sazia, ma anzi si trasforma in pietra, pesante e rude. Quando viviamo nell’egoismo, nella chiusura del cuore e delle mani, nel latifondo e nei respingimenti, nell’inquinamento delle terre, nella speculazione sul grano, nel lavoro nero degli immigrati, il nostro pane diventa pietra e serve a innalzare muri tetri e invalicabili”.
Vale la pena qui ricordare, che per mettere fine alla fame è necessario cominciare a garantire non solo che gli alimenti siano prodotti in quantità sufficiente e diventino accessibili per tutti. Infatti aumentare semplicemente la produzione alimentare non garantisce l’eliminazione della fame. Deve essere garantito l’accesso di ogni individuo e in ogni momento a alimenti sicuri e sufficienti dal punto di vista nutritivo, necessari per una vita attiva e sana. Non ci si può limitare  a portare da mangiare per riempire lo stomaco a qualcuno.  Il Papa denuncia queste cose e dice: il cibo della verità ci spinge a denunciare le situazioni indegne dell’uomo in cui si muove per mancanza di cibo a causa dell’ingiustizia e dello sfruttamento, e ci dona nuova forza e coraggio per lavorare senza sosta nell’edificazione della civiltà dell’amore. Il messaggio dei Vescovi italiani, poi,  ricorda che non è sufficiente l’ammirazione nei confronti di chi investe nella terra, soprattutto giovani (+ 6%), e si fa appello anche alla scuola, con i suoi percorsi educativi, perché sappia educare alla stima per ogni arte e ogni impegno: “Tutti i lavori hanno pari dignità, perché è l’uomo a dare dignità al lavoro e non il lavoro a rendere grande l’uomo”.
I giovani hanno bisogno di essere sostenuti ed ecco il  richiamo alle banche di credito cooperativo affinché, sulla scorta della “nobile tradizione delle casse rurali”, sostengano e promuovano chi opera nel settore agricolo: “Va rilanciata la cooperazione, perla di autentica crescita in tante terre d’Italia”. Tutto questo sarà realtà nella misura in cui ciascuno riscopre il primato di Dio: allora “ogni lavoro diverrà pane che sazia”.  Domenica la giornata si aprirà con la Santa Messa alle ore 10 concelebrata dal Vescovo della Diocesi di Alessandria Monsignor Giuseppe Versaldi e dal Consigliere Ecclesiastico Provinciale della Coldiretti Monsignor Don Ivo Piccinini. Dopo il suggestivo momento dell’offertorio dei doni della terra seguiranno la benedizione dei mezzi agricoli, il saluto delle autorità e un momento conviviale. 

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