27 Settembre 2021
GIORNATA TURISMO: LA STAGIONE SI PROLUNGA IN CAMPAGNA CON LE INIZIATIVE AUTUNNALI

Sono 33,5 milioni gli italiani che hanno deciso di andare in vacanza per almeno qualche giorno nell’estate 2021 che fa registrare una sostanziale stabilità rispetto allo scorso anno (-1%), anche se sono mancati all’appello i vacanzieri stranieri. È quanto emerge dal bilancio conclusivo di Coldiretti/Ixe’ sulla stagione estiva, diffuso per la Giornata del Turismo che si celebra oggi, 27 settembre.

Indipendentemente dal periodo scelto, quest’anno la vacanza è stata accomunata da una durata del viaggio con una media di 9 giorni trascorsi lontano da casa con una spesa per persona di 582 euro secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ con quasi la metà dei viaggiatori (44%) che ha speso al di sotto dei 500 euro, mentre la stessa percentuale (44%) ha speso tra i 500 ed i 1000 euro e percentuali più ridotte hanno superato questo limite.

“Il mese di settembre e le prime settimane di ottobre offrono ai turisti la possibilità di assistere alle tradizionali attività dell’autunno come il rito della raccolta dell’uva o passeggiare nei boschi alla ricerca dei funghi, anche se per gli appassionati la stagione è stata piuttosto complicata a causa delle condizioni meteo sfavorevoli  – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Appuntamenti salutati da feste e sagre nelle campagne che in molti casi sono tornate in presenza: un interesse coerente con il boom del turismo enogastronomico con quasi sei alessandrini su dieci in vacanza in Italia che durante l’estate 2021 hanno scelto di visitare frantoi, malghe, cantine, aziende, agriturismi o mercati degli agricoltori per acquistare prodotti locali a chilometri zero direttamente dai produttori, ottimizzare il rapporto prezzo/qualità e portarsi a casa un pezzo di storia della tradizione italiana a tavola”.

La conferma che l’emergenza Covid ha condizionato quest’anno la scelta del luogo viene dal fatto che ben un italiano su tre (33%) in vacanza è rimasto all’interno della propria regione e solo il 6% è andato all’estero.

Se la spiaggia è restata la meta preferita, ha tenuto il turismo in montagna e quello di prossimità con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane, in alternativa alle destinazioni turistiche più battute, mentre sono crollate le presenze nelle città.

“Il 92% delle produzioni tipiche nazionali nasce nei piccoli borghi con meno di cinquemila abitanti – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo -. L’emergenza Covid ha favorito scelte di acquisto territoriali e più sostenibili, con un vero boom dei prodotti green, dal biologico al chilometro zero direttamente dal contadino. Un patrimonio minacciato dalle imitazioni internazionali per questo servono sistemi di etichettatura trasparenti sull’origine delle materie prime e che non siano ingannevoli per il consumatore”.

Nell’estate 2021 tra gli svaghi preferiti, accanto ad arte, tradizione, relax e puro divertimento, c’è stata la ricerca di cibo e vino locali che sono diventati la prima voce del budget delle vacanze Made in Italy nel 2021 con circa 1/3 della spesa per consumi al ristorante, street food o per l’acquisto di souvenir.

Bilancio, invece, in rosso per quanto riguarda le presenze dei turisti stranieri sui quali, nonostante le prime positive previsioni, hanno pesato la ripresa dei contagi e le misure di restrizioni, con gli obblighi di quarantena che sono scattati per i visitatori dall’estero.

Intanto, gli agriturismi Terranostra della provincia di Alessandria sono pronti ad accogliere i turisti che scelgono ottobre per concedersi qualche giorno di relax e per gustare piatti tipici della cucina autunnale.

“A far scegliere la struttura agrituristica è certamente l’opportunità di conciliare la buona tavola con la possibilità di stare all’aria aperta avvalendosi anche delle comodità e dei servizi offerti – ha concluso Stefania Grandinetti, Presidente regionale e provinciale Terranostra -. Nelle aziende agricole sono sempre più spesso offerti programmi ricreativi come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking ma non mancano attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici ma anche corsi di cucina o di orticoltura. Le nostre strutture, situate in zone isolate della campagna, a carattere familiare con un numero contenuto di posti letto e a tavola, e con ampi spazi all’aperto, sono luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza”.

 

 

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