15 Ottobre 2021
GREEN PASS: CON BLOCCO CAMION A RISCHIO 85% SPESA. GARANTIRE CONSEGNE PRODOTTI DEPERIBILI

Con l’85% dei trasporti commerciali che in Italia avviene su strada, lo stop di camion e tir mette a rischio la spesa alimentare, soprattutto per i prodotti più deperibili come il latte, la frutta e la verdura che non riescono a raggiungere gli scaffali dei mercati.

Una realtà che l’area meridionale del Piemonte orientale, ovvero l’Alessandrino, conosce bene grazie alla sua posizione geografica di particolare vocazione logistica.

E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti in riferimento alla protesta degli autotrasportatori per l’entrata in vigore dell’obbligo del Green Pass.

Situazione aggravata ancora di più dal fatto che i prezzi dei beni alimentari crescono appena dell’1,0% ben al di sotto dell’inflazione ma a preoccupare è il caos nei trasporti con il blocco di porti e tir contro il green pass che rischia di avere un effetto valanga con il taglio gli approvvigionamenti e l’aumento dei costi.

E’ quanto afferma Coldiretti Alessandria nel commentare i dati Istat sull’inflazione che a settembre raggiunge già il 2,5%, valore massimo da ottobre 2012.

“Le difficoltà della logistica, che rappresenta una componente importante dei costi, si riflettono sulla disponibilità sugli scaffali e quindi sui prezzi finali dei prodotti – afferma il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Teniamo sempre ben presente che l’agroalimentare è il settore più sensibile perché ai ritardi e alla perdita di opportunità commerciali si aggiungono i rischi di perdita dei prodotti deperibili come latte, carne, frutta e verdura per i quali vanno dunque garantite le consegne.”

Le difficoltà dei trasporti minacciano le forniture di oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio da parte delle 70mila industrie alimentari e 740mila aziende agricole presenti nel Paese.

Un contesto che aggrava le difficoltà della filiera che parte dalle campagne dove l’obbligo del green pass è scattato per circa 400mila lavoratori e dove si stima che sia attorno al 25% il numero di lavoratori agricoli italiani e stranieri non ancora vaccinati, per un totale di circa 100mila.

“L’attività agricola è legata ai cicli stagionali delle coltivazioni e non può essere fermata, per non lasciare marcire le produzioni sugli alberi e in campo è importante intervenire per facilitare l’accesso al lavoro di quanti sono in regola – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo –. Per garantire l’adeguata copertura degli organici necessari a salvare i raccolti è urgente però introdurre strumenti flessibili, concordati con i sindacati, che consentano a percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani di poter collaborare temporaneamente alle attività nei campi come è fondamentale anche la proroga dei permessi di soggiorno ai lavoratori stagionali extracomunitari già presenti in Italia e la pubblicazione del decreto flussi 2021”.

Un’esigenza per salvare il reddito delle imprese ma anche continuare a garantire gli approvvigionamenti alimentari alla popolazione in un momento in cui con la pandemia si è aperto uno scenario di riduzione degli scambi commerciali, accaparramenti, speculazioni e rincari dei prezzi che spinge la corsa dei singoli Stati ai beni essenziali per garantire l’alimentazione delle popolazioni.

 

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