2 Agosto 2010
Il Ministero della Salute lo ha inserito nelle linee guida per la ristorazione scolastica

Menù basati esclusivamente su prodotti tipici del luogo dove le parole d’ordine sono qualità e stagionalità: questa è la filosofia di Coldiretti e del menù a ”Km.0”.
Da diverso tempo ormai è consuetudine per i bambini di alcune scuole della provincia alessandrina poter contare su di un menù arricchito con i prodotti locali, un modo per far scoprire il territorio attraverso i suoi sapori, puntando su unicità, freschezza e rintracciabilità assoluta dei prodotti utilizzati in cucina.
Il fatto che ora il menù a Km.0 sia stato inserito nelle linee guida per la ristorazione scolastica fissate dal Ministero della Salute contribuisce ad arricchire e qualificare l’offerta delle mense ma anche a favorire la conoscenza e l’integrazione nei propri territori di residenza delle nuove generazioni di vecchi e nuovi italiani.
“Preferire i prodotti di origine regionale e provinciale è una scelta ambientale ed etica che serve anche a ridurre l'emergenza legata all'inquinamento atmosferico: il viavai di navi, camion, aerei, che viaggiano per il mondo, portando sulle nostre tavole pietanze esotiche, contribuisce infatti, ad aumentare l'emissione dei gas serra. – afferma il presidente provinciale Coldiretti Alessandria Roberto Paravidino - Il progetto permette di ridurre i costi di trasporto e logistica dei prodotti agroalimentari, voci che incidono sul fatturato delle imprese, che vale per le mense scolastiche ma anche per i ristoranti dove invitanti e prelibati piatti cucinati con i sapori della terra d'origine, garantiti e rintracciabili, perchè offerti dai produttori agricoli del luogo, abbinati a vini locali, risultano sicuramente più apprezzati”.
«Le tipicità, che siano quelle enogastronomiche o le peculiarità storiche e paesaggistiche del territorio, sono un segno distintivo che dà un’identità al nostro presente e ci indica il cammino da percorrere per il futuro – continua il direttore provinciale Coldiretti Simone Moroni – ecco perché incentivare i menù a Km.0 nelle scuole risulta particolarmente importante. D’altra parte, non bisogna dimenticare che, alimentarsi in modo chiaro e corretto, trasformando l’educazione alimentare in regola di vita, è l’obiettivo perseguito in questi anni dalla Coldiretti grazie a Campagna Amica, ad Educazione alla Campagna Amica e fortificato dalla nascita di Fondazione Campagna Amica”.
In pratica, niente ciliegie o pesche a Natale, ma menù che seguano il progetto di Coldiretti per la filiera agricola tutta italiana che ha portato allo sviluppo della vendita diretta in fattorie, malghe e cantine e al moltiplicarsi dei mercati degli agricoltori, corredato dal sostegno a nuove leggi per la valorizzazione del “chilometro” zero.
La Coldiretti è anche impegnata promuovere il progetto educazione alla Campagna Amica nelle scuole con la firma di un protocollo con il Ministero della Salute per recuperare, soprattutto nelle giovani generazioni, i principi della tradizione, della sana alimentazione, della stagionalità dei prodotti e della realtà territoriale per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell' agricoltura con i cibi consumati ogni giorno.
In questo modo Coldiretti vuole promuovere i “Cibi a Km zero” mangiando prodotti di stagione e tipici del luogo.
Concetti e strategie che rientrano appieno nel ruolo e negli obiettivi che si propone Coldiretti: perché l’agricoltura è vita, è economia, è ambiente, è cultura, è storia, è tradizioni, è modernità, è salute.

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