Coldiretti Alessandria è stata protagonista con una numerosa delegazione di coltivatori diretti provenienti da ogni parte della provincia al Villaggio di Bologna per una tre giorni di informazione, nuove tecnologie, workshop, street food, agriasilo, orti, fattorie didattiche, laboratori e degustazioni.

“Le oltre 700mila presenze fra cittadini e turisti italiani e stranieri al Villaggio Coldiretti di Bologna è stato un modo per ricordare a tutti che i coltivatori diretti ancora esistono e intendono continuare a giocare un loro ruolo di natura politica, sociale e anche sindacale – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Siamo gli esponenti di un'agricoltura buona, di un'agricoltura che pone il cibo di qualità e il cibo salubre al centro dell'attenzione dei consumatori, perché quando il cibo è salubre contribuisce in maniera fondamentale al benessere e non a creare malattie come avviene invece per i prodotti ultra processati. Di agricoltori ne ha bisogno il mondo ma ne ha bisogno soprattutto l'Italia visto che oggi noi siamo il settore in termini economici che ha creato una tenuta di carattere sociale. Se riusciremo a sostenere una giusta redditività al lavoro sono convinto che di record e di numeri ne potremo garantire sempre di più in termini di crescita economica, sociale e occupazionale".
Una rivoluzione dell’agricoltura italiana partita nel 2001 grazie alla Legge di Orientamento, fortemente voluta da Coldiretti: “Un tempo eravamo considerati semplici produttori di materia prima per l’industria, oggi siamo gli artefici del cibo, riconoscibili con il nostro volto e la nostra azienda dietro ogni prodotto. La Legge di orientamento ha consentito agli agricoltori di diventare protagonisti dell’economia reale, valorizzando il loro ingegno e aprendo le aziende a nuove attività: dall’accoglienza all’educazione, fino ai servizi sociali. È stato un salto di qualità straordinario per tutto il comparto, che ha trasformato l’impresa agricola in un presidio di innovazione, cultura e comunità”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.
Un dato su tutti. L’aumento del 18% di giovani occupati in agricoltura nell’ultimo anno è importante perché si collega in modo sempre più evidente anche all'aspetto di carattere tecnologico che riguarda la gestione dei dati, l'utilizzo dei droni, tutto ciò che può connettere la sensoristica, i satelliti, le informazioni digitali.
“Ma c’è anche un’altra innovazione che Coldiretti sta portando avanti e che riguarda anch’essa le giovani generazioni: l’educazione alimentare a partire dalle scuole, dove stiamo cercando di rompere un meccanismo dove le aste per la fornitura di cibo nelle mense pubbliche premia costantemente chi offre il cibo che costa meno. Noi dobbiamo premiare chi porta un cibo distintivo e di qualità, garantendone l’accesso a tutti”, ha continuato il Presidente Mauro Bianco.
Sul piano economico è stata ribadita la necessità di tutelare il vero Made in Italy e di garantire trasparenza ai consumatori: “La legge sull’etichettatura obbligatoria è un’altra conquista che ci permette di difendere la qualità e l’origine dei nostri prodotti. Ma l’Europa è ancora in ritardo sul principio di reciprocità: le stesse regole sanitarie e ambientali che valgono per chi produce in Italia devono valere anche per chi esporta verso l’Unione Europea. Non è accettabile che i nostri produttori subiscano la concorrenza sleale di chi utilizza sostanze vietate o pratiche non sostenibili”, ha concluso il Direttore Roberto Bianco che ha ribadito come “l’agricoltura italiana è la prima al mondo per valore per ettaro e per qualità dei prodotti. Questo lo dobbiamo anche all’Europa, ma non a quella burocratica e distante di oggi. Vogliamo tornare all’Europa dei valori, della solidarietà e del lavoro”.