5 Ottobre 2010
Maltempo: dopo gli eventi delle ultime ore

La messa in sicurezza di torrenti, fiumi e corsi d’acqua in generale è da sempre una priorità.
Una priorità che diventa vera e è propria necessità quando a commentare gli eventi disastrosi delle ultime ore è una terra come quella alessandrina che con acqua e fango ha più volte dovuto conviverci, rimboccarsi le maniche e leccarsi le ferite.
Questa premessa per riportare l’attenzione su di un problema come quella della pulizia dei fiumi e dei torrenti che puntualmente si ripresenta ogni qual volta l’intensità delle precipitazioni sia superiore alla media o, semplicemente, la pioggia cada per più giorni consecutivi.  
Per quanto riguarda l’alessandrino, la conta dei danni si sta facendo nell’Ovadase con campi e strade allagate, smottamenti a Molare e Silvano d’Orba dove, nelle campagne, rimangono difficoltà di circolazione e le strade rurali sono difficile da percorrere per raggiungere le aziende e gli allevamenti.
Oggi, a qualche ora di distanza e per fortuna con una situazione climatica decisamente più favorevole, ci si ritrova a pensare a tutto ciò come il risultato, in alcuni punti, di un progressivo abbandono del territorio, di una non adeguata manutenzione del territorio e di un rapido processo di urbanizzazione magari non accompagnato da un adeguamento della rete di scolo delle acque.
Per questo è necessario intervenire per invertire una tendenza che sta mettendo a rischio la sicurezza dell’intero Paese Italia. Una situazione aggravata dai cambiamenti climatici in atto che si manifestano con una maggiore frequenza con cui si verificano eventi estremi, sfasamenti stagionali, maggior numero di giorni consecutivi con temperature estive elevate, aumento delle temperature estive e una modificazione della distribuzione delle piogge.
“Come Coldiretti, e proprio come federazione alessandrina siamo stati i primi a sottoscrivere l’accordo con l’Aipo per la gestione del territorio e per messa in sicurezza dei fiumi, la prima provincia in Italia. – affermano il presidente e il direttore della Coldiretti di Alessandria Roberto Paravidino e Simone Moroni – In questo modo viene rafforzata la figura dell’agricoltore come “custode della terra”: prioritario quindi, di fronte agli eventi climatici avversi, il fondamentale coinvolgimento e l’apporto propositivo di tutti gli attori sociali per offrire un’efficiente gestione di strumenti fondamentali per la difesa e la salvaguardia del suolo e dell’ambiente”.

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