Le premesse che il 2025 sarebbe stato un altro anno difficile, il terzo di seguito, c’erano già state nel mese di febbraio quando, a causa degli sfasamenti climatici, si è assisto ad una scarsa presenza di fiori femminili.
Premesse che purtroppo sono state confermate sabato scorso a Gabiano in Valcerrina, durante la 23edima edizione della Fiera della Nocciola Piemonte, con il primo bilancio dell’annata corilicola che ha visto un’ulteriore riduzione del 20% rispetto al 2024.
Un momento tecnico informativo che ha puntato l’attenzione su quello che possiamo fare per migliorare la quantità di prodotto, non solo perché le nocciole costituiscono un elemento base dell’agroindustria dolciaria, ma anche per il fatto che recenti studi scientifici le hanno definite importanti alleati per prevenire e contrastare le malattie oncologiche, soprattutto a livello epatico.
Argomenti che sono stati al centro della tavola rotonda, moderata dal Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco, che ha visto protagonisti il Sindaco di Gabiano Stefano Vedovato con il vice sindaco Mario Tribocco, l’assessore alla Sanità Federico Riboldi, il presidente della Provincia di Alessandria Luigi Benzi, il presidente della Camera di Commercio di Alessandria e Asti, Gian Paolo Coscia, e il presidente di Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.
Partendo dallo studio condotto sulla nocciola viterbese (*), l’assessore Riboldi ha colto l’invito di Coldiretti Alessandria affinchè, anche in Piemonte, si possa dar vita ad una fase di ricerca e sperimentazione per promuovere ancora di più le reali potenzialità della nocciola Tonda Gentile anche da punto di vista della ricerca biotecnologica.
Parte tecnica affidata all’agronomo Alberto Pansecchi, responsabile corilicolo Coldiretti Alessandria, che ha evidenziato quali soluzioni mettere in pratica per garantire prodotto e reddito alle aziende: “La mancanza di impollinatori è la causa dei risultati negativi assieme a clima e ingentissimi danni da cimice, pertanto è necessario ritornare a prestare le dovute attenzioni alla pianta del nocciolo incentivando anche l’impollinazione artificiale. Sempre rispettando la nostra Tonda Gentile, inserire gli impollinatori adatti nella giusta percentuale del 15-20% seguendo una precisa sequenza per garantire un servizio di impollinazione conveniente, sostenibile e garantito”.
“La nostra nocciola rappresenta una filiera strategica ed importantissima per il territorio alessandrino: la priorità è puntare sempre più alla ricerca e ad un miglioramento delle rese, remunerativo per chi coltiva e sostenibile per chi produce. - ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Sicuramente la valorizzazione delle nocciole del Piemonte passa attraverso importanti accordi di filiera sul territorio, come quello siglato tra Coldiretti Piemonte e il gruppo dolciario Novi Elah Dufour, un progetto di filiera che consente di valorizzare tutta la produzione corilicola del territorio, offrendo una prospettiva di medio periodo agli imprenditori agricoli”.
“In una parola più ‘rintracciabilità’ per un prodotto che tutto il mondo identifica come un’eccellenza e che coinvolge 3.000 aziende piemontesi con 28mila ettari di superficie coltivata di cui 20mila in piena produzione, per una produzione totale media di 240mila quintali di cui 103mila identificati come Igp. La produzione alessandrina conta su una base di 3.800 ettari tra allevamento e fase adulta distribuiti nell’intero territorio collinare provinciale, circa 500 le aziende coinvolte nella filiera corilicola”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.
Pubblico numeroso e grande interesse anche per lo spazio dedicato alle novità della meccanizzazione, la mattinata si è conclusa con la degustazione comparata e la proclamazione del vincitore del Concorso “Tutto il Gusto della Nocciola 2025”, il primo premio è andato all’azienda agricola di Edoardo Quartero di Lu e Cuccaro Monferrato, secondo posto a Gigi Bordino dell’azienda “Pasta & Vino” di Salabue e terzo posto a Patrizia Calvo di Mombello Monferrato.
