"L’incontro organizzato ieri a Fiera Milano City da Coldiretti, al quale hanno partecipato oltre diecimila agricoltori, ha dimostrato che c’è un’Italia ricca di tenacia che non si arrende in grado di dimostrare come la grande temerarietà della nostra Organizzazione sia direttamente proporzionale alla sua forza. Un incontro che è stato in grado di fermare le lancette della campagna elettorale per obbligare la politica a dire che non si può andare in Europa senza una forte idea di agricoltura”.
A guidare la delegazione alessandrina il presidente e il direttore della Coldiretti provinciale, Roberto Paravidino e Simone Moroni, che hanno fatto proprie le parole del Segretario Generale Coldiretti Vincenzo Gesmundo che, in apertura di assise, ha ribadito una assoluta certezza: "E’ importante rottamare le rendite di ogni tipo, il male che attanaglia il nostro Paese. L'Italia si risolleverà se l'agricoltura saprà fare la sua parte."
Un primo incontro al quale seguiranno altri “maxi raduni” che porteranno Coldiretti ad incontrare i propri associati in giro per l'Italia: fino alla fine di giugno sono previsti appuntamenti di questo tipo a Napoli, Firenze e in Sicilia ai quali complessivamente parteciperanno oltre 35mila agricoltori.
“E’ stato emozionante. Non ci sono altre parole per descrivere questo appuntamento che rappresenta un momento di crescita importante e di riflessione. La presenza così numerosa di imprenditori non può che inorgoglirci e rendere ancora più forte il nostro progetto della filiera tutta agricola e tutta italiana. – affermano il presidente e il direttore della Coldiretti di Alessandria Roberto Paravidino e Simone Moroni - Le migliaia di bandiere gialle hanno creato una coreografia che ha saputo unire e fondere il significato più vero del Made in Italy a quello dell’ “Italia che vogliamo”. Un’Italia che ogni giorno lavora e rende migliore il nostro Paese, che mette al centro la qualità della vita prima del Pil, il futuro rispetto al presente e pensa alle strategie non solo alla tattica”.
"Vedremo nelle prossime settimane se la politica vuole investire veramente nella vera agricoltura", ha detto a gran voce il presidente nazionale Coldiretti Roberto Moncalvo facendo riferimento, tra l'altro, alle decisioni che verranno assunte sull'attuazione nazionale della riforma Pac, politica che "finora ha favorito molto le rendite e poco chi vive di agricoltura".
"Per il futuro dei nostri territori, la nostra grande missione è ridare dignità al vero Made in Italy – hanno ribadito Paravidino e Moroni – denunciando il grande furto di identità in atto, che comprende anche un problema di italian sounding tutto italiano quando si produce con materie prime provenienti dall'estero, basti pensare che due prosciutti su tre sono fatti con carne straniera”.
Su questo è stato ricordato il caso della Simest e l’appello ai presidenti delle Regioni affinchè i 21 miliardi dei Psr, che comprendono anche una quota per l'agroindustria, non finanzino "aziende e finte cooperative che vanno a produrre all'estero con i nostri soldi".
Quanto all'unione europea, il presidente Moncalvo ha sottolineato l'importanza dell'appuntamento elettorale di domenica, "un’occasione importante per ridare dignità a temi veri, legati alla qualità delle produzioni e non ad una competizione basata solo sui prezzi". "L'Europa non è solo euro, ma decide ciò che mangiamo ogni giorno – ha continuato Moncalvo - basta ai formaggi senza latte, al vino senza uva e alla carne annacquata. Su questo ci muoveremo anche in vista di Expo, perché proprio la grande sfida di Expo parla di cibo e di noi agricoltori".
Le cose stanno però cambiando e saranno finalmente resi pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero per la produzione alimentare, dopo le proteste degli agricoltori sul Brennero e le molteplici iniziative di mobilitazione messe in campo da Coldiretti al fine di contrastare le aggressioni al Made in Italy conseguenti alla lavorazione nel nostro Paese di prodotti alimentari oggetto di importazione o di scambio intracomunitario e la successiva messa in commercio come prodotti autenticamente italiani. Il Ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin ha infatti accolto la richiesta presentata dal presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo di togliere il “segreto di Stato” sui dati inerenti agli scambi per sostenere la ripresa economica in una situazione in cui contiene materie prime straniere circa un terzo (33 per cento) della produzione complessiva dei prodotti agroalimentari venduti in Italia ed esportati con il marchio Made in Italy, all’insaputa dei consumatori ed a danno delle aziende agricole.
L’innovazione Made in Italy anticrisi punta sui cibi della salute. Dalla bibita energetica di mais nero al frullato di aloe nei campi si moltiplicano le innovazioni nell’ambito dei prodotti alimentari legati al benessere psicofisico e che rappresentano il segmento più dinamico del mercato alimentare con un aumento in volume degli acquisti del 17,3 per cento, in netta controtendenza rispetto al calo generalizzato dei consumi dovuto alla crisi. Un dato emerso da una analisi della Coldiretti all’Open space “Anticipando EXPO”. Il settore degli alimenti legati alla salute e al benessere è in continua espansione tanto che, secondo una ricerca Gfk Eurisko, 7 italiani su 10 li hanno usati almeno una volta nell’ultimo anno. Per la provincia di Alessandria era presente l’azienda “La nocciola” di Roberto Brusa di Moncestino che ha presentato “Dalle nocciole il benessere per il corpo”: l’olio di nocciole come preziosa miscela che contiene Vitamina A ed E con l'85% di acidi grassi insaturi. E’ utile nel trattamento delle irritazioni delle pelli sensibili, alle quali apporta flessibilità ed elasticità, penetra rapidamente e in profondità agendo sulle rughe come sulle smagliature o le cicatrici nutrendo e prevenendo la disidratazione. Con questo prodotto dell’agricoltura italiana si fanno anche creme antirughe, saponi naturali, creme per le mani e lucida labbra.
L’agroalimentare italiano come punto di riferimento per individuare strategie di sviluppo per l’intero Paese: il modello agricolo italiano è infatti vincente nel mondo dove ha conquistato primati nella qualità, tipicità e nella salubrità delle produzioni.
22 Maggio 2014
Numerosa delegazione alessandrina ieri al maxi appuntamento di Milano