“E’ imprescindibile una deroga per poter garantire le produzioni fondamentali per la catena alimentare in una fase già così già difficile dovuta all’emergenza sanitaria in atto ed anche per evitare danni economici ulteriori ed agevolare indirettamente le importazioni. Oltretutto, dalla Regione ci sono state fornite solo parziali informazioni che riguardavano, già in modo pesante, il comparto zootecnico, ma omettevano altre, altrettanto pesanti, disposizioni che, invece, hanno un impatto sull’intera agricoltura, e che sono state inserite nella delibera da cui si evince, peraltro, che le norme introdotte in Piemonte sono decisamente più restrittive rispetto a quelle definite o in fase di discussione nelle altre regioni del bacino padano”.
E’ quanto evidenzia Coldiretti nella comunicazione inviata al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, in previsione dell’incontro fissato con lo stesso governatore per affrontare la questione delle nuove misure straordinarie per la qualità dell’aria, stabilite a seguito della recente condanna inflitta dalla Corte di Giustizia europea all’Italia per aver superato il valore limite delle concentrazioni di particelle inquinanti.
“Stando alle stesse norme tecniche europee, stiamo presentando delle richieste di deroga su operazioni agronomiche ritenute dalla stessa Comunità Europea a bassissimo livello emissivo – hanno affermato il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo -. Si tratta di attività che possono consentire la continuità agronomica estremamente utile anche nei confronti di tutta la cittadinanza. L’agricoltura non può essere costantemente penalizzata da normative che, per timori comprensibili, cadono nell’eccesso e generano di ogni erba un fascio. Sicuramente alle problematiche dell’inquinamento dell’aria partecipano molti fattori e le nostre proposte sono in linea con la nostra costante attenzione all’ambiente e tecnicamente sostenibili”.
Le regole, sul territorio piemontese, vengono applicate a 76 Comuni mentre per l’agricoltura le aree coinvolte ne comprendono ben 947 a livello regionale. Per la provincia di Alessandria sono 64 i comuni della pianura, 111 della collina e 13 della montagna.
Coldiretti auspica che il Governo della Regione Piemonte voglia e sappia agire con il buonsenso necessario per tutelare i cittadini senza eccessi, quanto mai, inutili e pericolosi in una situazione economico-sociale già così compromessa e difficile.