30 Aprile 2020
PROROGA POLITICA AGRICOLA PER SALVARE IMPRESE E GARANTIRE CIBO IN EUROPA

La proroga delle regole attuali di Politica Agricola Comunitaria (Pac) per altri due anni è necessaria per garantire stabilità e certezza alle imprese agricole ma senza una robusta iniezione di liquidità è a rischio la sicurezza degli approvvigionamenti alimentari per i cittadini in Europa e con essa uno degli obiettivi fondanti dell’Unione Europea fissato nei Trattati di Roma del 1957.

E’ quanto afferma Coldiretti in riferimento alla posizione approvata dalla Commissione agricoltura dell'Europarlamento sul regolamento transitorio della politica agricola comune che propone di rinviare l'entrata in vigore della nuova Pac al 2023 ma anche un fondo anticrisi da oltre 400 milioni di euro in aggiunta alla normale dotazione finanziaria in favore dell’agricoltura colpita dall’emergenza Covid 19.

“Oggi più che mai la politica agricola europea deve poter disporre di risorse sufficienti per sostenere i nostri agricoltori e non dipendere dall’estero per cibo e bevande – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco - che sono diventanti un elemento strategico per la ripresa economica dell’UE. Per questo serve una proroga che consenta di dedicare il tempo necessario ad una riforma della PAC nel senso di una politica economica, di investimenti, di innovazione, che garantisca la sostenibilità a lungo termine delle nostre aziende agricole che in questo momento di crisi necessitano di continuità e flessibilità nella concessione dei sostegni al primo pilastro ed allo sviluppo rurale. E’ indispensabile garantire alla nostra agricoltura le risorse necessarie, anche straordinarie, per continuare a rappresentare un motore di sviluppo che potrà contribuire a portare il nostro territorio fuori dalla crisi che l’ha colpito. Ora è fondamentale lavorare sulla proposta di modifica del QFP, il Quadro Finanziario Pluriennale, prevista ad inizio maggio per assicurare un adeguato finanziamento con prospettive di lungo periodo”.

Intanto la semplificazione del voucher agricolo non è più rimandabile, per non far marcire i raccolti nelle campagne e garantire le forniture alimentari.

“Devono essere varati al più presto per consentire a cassaintegrati, studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui scuole, università attività economiche ed aziende sono chiuse e molti lavoratori in cassa integrazione potrebbero trovare nelle attività di raccolta nelle campagne un aiuto concreto – aggiunge il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo –. Basti pensare che in piena pandemia, nel mese di marzo, si è verificato un calo del 10% delle giornate di lavoro nonostante temperature sopra la media e avvio delle raccolte delle primizie”.

Intanto continuano ad aumentare i click alla piattaforma varata da Coldiretti “Job in Country” e autorizzata dal Ministero del Lavoro quale strumento on line di intermediazione della manodopera autorizzata che offre a imprese e lavoratori un luogo di incontro, prima virtuale on line e poi sul campo.

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