29 Ottobre 2021
RISO: PRODUZIONE CROLLA DEL 25%, COLPA DEL METEO E IMPENNATA DEI COSTI DI PRODUZIONE

Crolla tra il 20 e il 25% la produzione italiana di riso 2021 per l’andamento climatico avverso al quale si è aggiunta una crescita esponenziale dei costi di produzione per effetto dei rincari nei prezzi dei carburanti e mezzi tecnici, fertilizzanti in primis.

E’ quanto emerge dal primo bilancio della Coldiretti che chiede al Ministero delle Politiche Agricole la convocazione urgente di un tavolo di filiera per individuare misure che possano salvaguardare un settore che vede l’Italia leader in Europa.

“Gli aumenti dei costi di produzione – afferma il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco - influiranno sicuramente negativamente sulle prossime semine e sull’intero comparto che ha già dovuto fronteggiare le avversità climatiche, ma ciò nonostante le nostre imprese hanno mantenuto un’elevata qualità del raccolto. A rischio, quindi la sopravvivenza delle nostre aziende che ricordiamo essere in Piemonte, dove si concentra la maggior parte della produzione di riso con 8 milioni di quintali, circa 1900 per un totale di 117 mila ettari. La provincia di Alessandria ha una produzione risicola pari a circa 7.900 ettari, per una produzione di 568.338 quintali, concentrati nella zona del Casalese”.

“A preoccupare è però – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo – anche il fatto che il 18 gennaio 2022 scadrà la clausola di salvaguardia, la misura della Commissione Europea che ha eliminato la facilitazione del dazio zero sull’import di riso indica dalla Cambogia e dal Myanmar nell’ambito del regime EBA (tutto tranne le armi). Facilitazioni che, peraltro, sono state sospese solo per la varietà di riso indica, mentre per la japonica hanno continuato a rimanere attive, nonostante le violenze verificatesi nel Myanmar in seguito al golpe militare. Una vera e propria invasione di prodotto asiatico a basso costo e scarsa qualità è dunque attesa se non si troveranno soluzioni atte a riconfermare la clausola di salvaguardia o per includere il riso nell'elenco dei prodotti riassoggettati a dazio. In pericolo non è solo l’economia e l’occupazione, ma anche la tutela dell’ambiente e della biodiversità”.

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