27 Luglio 2011
Salame Nobile del Giarolo e Cipolla di Castelnuovo Scrivia

La decisione della Regione Piemonte di inserire il Salame Nobile del Giarolo nel progetto pilota per applicare il nuovo sistema di certificazione nell’ambito delle Produzioni Agroalimentari Tradizionali (PAT) è stato accolto da Coldiretti Alessandria con viva soddisfazione.
Una notizia arrivata all’indomani della manifestazione che si è svolta in piazza Affari a Milano per richiamare la difficile situazione che sta vivendo il comparto suinicolo: basti pensare al fatto che tre prosciutti su quattro venduti in Italia sono in realtà ottenuti da maiali allevati all’estero, ma i consumatori non lo sanno perché non è obbligatorio indicare in etichetta la provenienza. Per questo è necessario affrontare con decisione le distorsioni della filiera che danneggiano allevatori e consumatori: inserire il “Nobile del Giarolo” nel progetto “Piemonte Agriqualità” è sicuramente un ulteriore importante passo nella giusta direzione.
Accanto al Salame Nobile del Giarolo è stata inserita anche la Cipolla Dorata e Rossa di Castelnuovo Scrivia.
Due produzioni differenti tra loro ma entrambe già supportate da un Consorzio di Tutela  e da una Associazione di Produttori in grado di salvaguardarne e gestirne processo produttivo, coltivazione e, soprattutto, la qualità.
“In questo modo viene valorizzata l’agricoltura e il territorio e viene offerta una nuova opportunità di reddito agli imprenditori agricoli perché tutto questo può portare nuovo valore aggiunto, in grado di offrire condizioni favorevoli di mercato. – affermano il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni – Coldiretti da tempo promuove la rintracciabilità delle produzioni in ogni forma, e sostiene tutti i progetti volti a tutelare il consumatore e la salvaguardia del territorio: la scelta del Salame Nobile del Giarolo e la Cipolla di Castelnuovo Scrivia rappresentano due aree molto diverse della provincia alessandrina ma entrambe molto importanti, vere e proprie sfide che potranno diventare occasioni di crescita sia per il territorio stesso che per i consumatori”.

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