27 Aprile 2012
Si è svolta oggi l’Assemblea Elettiva

Roberto Paravidino guiderà per i prossimi quattro anni la Coldiretti di Alessandria: lo ha stabilito l'Assemblea dei delegati, che lo ha eletto con il 99% dei voti.
Paravidino è stato confermato alla presidenza durante l’assise che si è svolta questa mattina nella sala convegni dell’Associazione “Cultura & Sviluppo” di Alessandria: un momento particolarmente sentito dalla base, non vissuto come “ore importanti, sottratte all’attività imprenditoriale”, ma come un tassello determinante per costruire quella che sarà la Coldiretti di domani.
“Stiamo attraversando un momento non facile, lo sappiamo tutti molto bene, l’economia del nostro territorio ne sta risentendo molto, per questo sarà determinante valorizzare l’agricoltura come risorsa economica, sociale e ambientale per garantire alle imprese agricole opportunità di sviluppo e reddito in un quadro di piena integrazione dell'agricoltura con gli interessi economici e sociali del Paese.”
Un obiettivo che il presidente Roberto Paravidino ha espresso con determinazione  al momento dell'elezione, puntando l’attenzione su quanto sia importante difendere “la competitività del Made in Italy, che trova nell'agroalimentare un punto di forza per la sicurezza alimentare e ambientale dei cittadini consumatori”.
Roberto Paravidino, classe 1968, titolare di un’azienda vitivinicola nella zona di Ovada, una lunga esperienza tra le fila dell’associazione, vanta un curriculum che lo porta ad essere eletto prima presidente della Zona di Ovada, successivamente vice presidente della Federazione alessandrina e Presidente provinciale nell’aprile 2010.
Da sempre in prima linea durante le battaglie portate avanti dalla Coldiretti a tutti i livelli, Roberto Paravidino cerca di trasmettere il suo grande amore per l’agricoltura in generale e, il vino, in particolare: “Il Progetto per il Paese di Coldiretti, la filiera agricola tutta italiana, è l’unica strada possibile per il futuro dell’agricoltura – ha continuato Paravidino - prima di tutto perché è un grande tramite commerciale in cui noi dobbiamo credere, prima come associati Coldiretti e poi come imprenditori. Un Progetto, il nostro Progetto, che sta diventando un forte elemento di coesione sociale e territoriale che si oppone ai localismi esaltando, al tempo stesso, le particolarità locali e costruendo una vera identità nazionale. Naturalmente, per riuscire in tutto questo dobbiamo fare sistema, gioco di squadra a tutti i livelli, perché solo così riusciremo a crescere e lasciare alle generazioni future un’agricoltura forte e competitiva”.
Per quanto riguarda i rapporti con le istituzioni Roberto Paravidino non ha dubbi sulla linea da seguire in questo quadriennio: “Serve una concertazione che metta al centro l'impresa agricola e il territorio e si confronti su strategie di sviluppo concrete, su progetti realizzabili, su come rendere disponibile il potenziale di innovazione che scaturisce dal valore distintivo del territorio, dell'origine e dei prodotti ad essi legati, ma anche dalla razionalizzazione e integrazione delle filiere agroalimentari e dalla produzione delle bioenergie. L'asse impresa–mercato sempre di più rappresenterà la principale fonte generatrice di reddito disponibile. Dentro questo asse le imprese continueranno a fare la loro scommessa imprenditoriale, e dentro a questo asse Coldiretti continuerà ad esserci, portando i propri contenuti sindacali e di rappresentanza con l'obiettivo di rafforzare il ruolo e il peso dell'impresa. Tutelare le aziende rispetto agli interessi economici e di mercato non vuol dire rappresentare il prodotto, ma seguirne i destini, ovvero, difendere il valore distintivo portato dall'impresa agricola e dal territorio e pretendere il riconoscimento economico, giuridico e politico che questo valore porta con sé”.
Per quanto riguarda la difesa del il Made in Italy il presidente Paravidino ha voluto tornare sull’argomento per ribadire l’impegno della Federazione alessandrina nella battaglia che Coldiretti sta portando avanti per difendere il vero Made in Italy e la scelta del “no Ogm”.
“Una scelta di sicurezza ma anche un elemento di competitività per il modello di sviluppo vincente per l'agroalimentare nazionale – ha continuato Paravidino - che deve legare il prodotto al territorio attraverso l'etichettatura trasparente che per l'Italia, che ha fatto la scelta di essere libera da Ogm, significa anche certificare l'assenza di contaminazioni da biotech. Una scelta che continueremo a difendere con forza”.
La scelta nella continuità affidata a Roberto Paravidino, è stata condivisa dalla base associata che non ha nascosto grandi aspettative e proprio dagli interventi in sala è emersa chiaramente la determinazione di promuovere tutti i settori e le loro grandi potenzialità, scopo che verrà raggiunto grazie alla nuova azione politica e alla disponibilità del sistema di servizi Coldiretti presente sul territorio.
“Continuerò a mettere la mia esperienza a servizio di questa grande Organizzazione – ha concluso il confermato Presidente - a cui chiederò anche aiuto e consiglio per riuscire ad ottenere obiettivi e risultati condivisi dalla base”.
Parole di soddisfazione e di buon lavoro sono state espresse anche dal Direttore di Coldiretti Alessandria, Simone Moroni, il quale ha avuto parole di elogio per il lavoro sino ad ora svolto con l’auspicio che la proficua collaborazione tra la dirigenza e la struttura prosegua anche nei prossimi quattro anni di mandato.

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