19 Marzo 2023
SICCITÀ: ARRIVA PRIMAVERA DOPO INVERNO PIÙ CALDO DI SEMPRE, PREOCCUPANO LE SEMINE

Arriva la primavera dopo un inverno che dal punto di vista climatologico ha fatto segnare una temperatura superiore di 1,21 gradi la media storica ma l’anomalia è addirittura di 1,38 gradi sul territorio provinciale a causa della grave siccità.

E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Alessandria in occasione dell’equinozio di primavera che scatta domani, lunedì 20 marzo alle ore 22,24, sulla base dei dati Isac Cnr che rileva le temperature in Italia dal 1800.

Questo è il secondo inverno, dal punto di vista climatologico, più caldo mai registrato prima in Europa, con una temperatura superiore di 1,44°C la media della stagione 1991-2020.

“La mancanza di precipitazioni sta condizionando le scelte delle aziende agricole che si stanno spostando da mais e riso verso colture come soia e frumento. Sono circa 300mila le imprese agricole che si trovano nelle aree più colpite dall’emergenza siccità del Centro Nord con la situazione più drammatica che si registra nel bacino della Pianura Padana – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Il caldo fuori stagione ha stravolto completamente i normali cicli colturali e di conseguenza anche le offerte stagionali presenti su scaffali in questo periodo dell’anno. Nelle campagne il caldo anomalo ha provocato il risveglio anticipato della natura con le margherite e le primule sbocciate nei campi e mandorli, albicocchi e pesche in fioritura e quindi particolarmente sensibili ad eventuali sbalzi termici”.

In Piemonte, l’Autorità di bacino del Po segnala piogge diminuite dell’85%, il riempimento del Lago Maggiore è al 40% con l'ente regolatore che conferma la scarsità di risorsa nei bacini di valle come mai negli ultimi 16 anni.

“Auspichiamo nell’arrivo delle piogge, importanti per preparare le semine primaverili in una situazione in cui si registra un così forte deficit idrico nel nord Italia, forse tra questa sera e domani dovrebbe esserci qualche perturbazione – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. La preoccupazione è alta perché con il grande fiume Po a secco è in dubbio la produzione di 1/3 del Made in Italy a tavola che proviene proprio dalla Pianura Padana. A livello provinciale e regionale, è necessario, per la campagna agricola che sta per avviarsi, gestire le riserve d’acqua in modo oculato, con responsabilità da parte di tutti i gestori dei bacini, dando priorità a garantire l’acqua potabile, quella per l’agricoltura e, in subordine, quella per la produzione di energia idroelettrica”.

A livello italiano, a preoccupare è anche l’innalzamento dei livelli del mare con l’acqua salata che sta già penetrando nell’entroterra bruciando le coltivazioni nei campi e spingendo all’abbandono l’attività agricola. La risalita del cuneo salino, ossia l’infiltrazione di acqua salata lungo i corsi dei fiumi, rende inutilizzabili le risorse idriche e gli stessi terreni con uno scenario che è più che preoccupante per l’economia agricola proprio nella valle del Po.

 

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