14 Marzo 2025
SOS INVASIONE DI GRANO CANADESE (+68%), CROLLANO I PREZZI PAGATI AGLI AGRICOLTORI

SOS invasione di grano canadese, con gli arrivi aumentati del 68% e i prezzi pagati agli agricoltori che crollano nonostante un’annata che ha visto un calo del 20% del raccolto, mentre diminuiscono le scorte nella UE.

A lanciare l’allarme è la Coldiretti sulla base di un’analisi su dati Dg Agri relativi alla campagna commerciale da luglio a dicembre 2024: dal Paese dell’acero, infatti, sono arrivate 392mila tonnellate di grano duro, con un incremento del 68% rispetto allo stesso periodo della campagna 2023/2024 e stime di un ulteriore incremento ad inizio anno. Grano che viene trattato in pre raccolta con il glifosato, con una modalità vietata nel nostro Paese.

Una situazione che rischia peraltro di peggiorare a causa dei dazi.

Coldiretti è favorevole agli scambi commerciali ma serve un’armonizzazione delle regole basate sul principio di reciprocità e di trasparenza. Un obiettivo che ha portato la più grande organizzazione agricola d’Italia e d’Europa a farsi capofila della riunione a Ortigia delle associazioni agricole dei Paesi del G7. Il boom di arrivi conferma un trend che negli ultimi anni ha visto una serie di Paesi, dal Canada alla Turchia, fino alla Russia, alternarsi di fatto nell’inondare il mercato italiano di prodotto, spesso in coincidenza con il periodo di raccolta, con il risultato di far crollare le quotazioni del grano nazionale che nella prima settimana di marzo hanno visto un calo del 12% dei prezzi pagati agli agricoltori, con 327,50 euro a tonnellate contro i 372,50 dello scorso anno.

Per quanto riguarda il prezzo del frumento tenero la situazione di precarietà dovuta ai conflitti in atto non permette di fare previsioni a medio lungo termine, al momento si sta vivendo un periodo di stabilità ma la situazione continua ad essere critica. Proprio per valorizzare al meglio le produzioni di grano tenero piemontese, garantire una sempre più positiva remunerazione agli agricoltori e offrire completa tracciabilità e qualità ai consumatori, da anni Coldiretti promuove, insieme al Consorzio Agrario del Nord Ovest, il progetto di filiera Gran Piemonte.

Non è un caso che a livello globale le stime per l’annata agraria 2024-25 prevedono una riduzione dal 6% al 4% per le scorte complessive di grano nell’Unione Europea, mentre la quota delle scorte per gli Stati Uniti e la Cina è prevista in aumento, rispettivamente all’8% e al 53%.

 

 

 

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