9 Settembre 2011
Vendemmia al via con grande anticipo. Ottima per qualità e gradazione zuccherina.

E’ una vendemmia anticipata ma di qualità quella in corso nei vigneti alessandrini. Un’annata che potremmo definire ottima con vini di alto profilo.
La maturazione dell’uva nelle differenti aree viticole, varia ogni anno in relazione all’andamento climatico. I diversi fattori che contraddistinguono il clima di ogni annata possono difformemente e con varia incisività interagire con gli altri fattori ambientali del vigneto e definire così risultanze qualitative talvolta inattese sia sotto il profilo negativo che positivo. “L’annata 2011 non costituisce eccezione a questa regola ed i risultati che stiamo rilevando sono certamente il frutto di una serie di eventi unici ed originali”  hanno affermato il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni.
Per meglio valutare i risultati è importante ricordare quali sono stati gli eventi principali che hanno contraddistinto l’annata e come, ad essi, ha risposto la vite.
Si è assistito ad un puntuale germogliamento, mediamente verso la metà di aprile, avvenuto per tutte le varietà nei periodi ordinari.
Caratteristica peculiare dell’annata è stata l’uniformità con cui questa fase fenologica si è manifestata nei differenti vigneti e sui capi a frutto delle singole viti: è questo un imprescindibile fattore per ottenere, a fine stagione, uve di qualità.
A questo punto si è assistito ad un’accelerazione del ritmo di crescita che ha portato ad un anticipo della fioritura valutabile attorno ai quindici giorni. La stessa fioritura si è svolta in tempi molto rapidi tanto che a fine maggio le uve di molti vigneti risultavano completamente allegate.
Da questa fase in poi si è assistito in tutta la provincia ad un repentino peggioramento delle condizioni climatiche con frequenti ed abbondanti precipitazioni ed una luminosità certamente ridotta rispetto all’ordinarietà.
Nonostante ciò le viti hanno proseguito nel loro rapido sviluppo bloccato solo nelle aree dove sono intervenute grandinate anche molto intense.
Gli acini si sono rapidamente ed omogeneamente accresciuti e, pressoché ovunque, all’inizio del mese di luglio, si è raggiunta la fase di chiusura del grappolo.
Si è assistito a questo punto ad un nuovo e repentino cambiamento delle condizioni climatiche con l’arrivo di temperature molto elevate e l’arresto delle precipitazioni.
Via via l’anticipo fenologico è andato riducendosi mentre sono comparsi abbondanti i sintomi di sofferenza da parte delle viti con appassimenti dei grappoli e, nelle aree meglio esposte, ingiallimento e caduta delle foglie basali più vecchie.
Frequenti sono anche stati i danni diretti causati dall’intensità della radiazione solare.
Le principali malattie della vite hanno quest’anno avuto basse incidenze sulla sanità finale delle uve che risultano ora perfettamente sane.
Le uve che sono già state raccolte o che sono in procinto di essere staccate, manifestano tutte, gli esiti di questi eventi presentando quindi, più o meno accentuati, gli appassimenti conseguenti all’andamento meteorologico descritto.
Ad oggi si può affermare che anche se non si è ancora raggiunta la perfetta maturazione delle uve, intendendo per maturazione il raggiungimento dell’equilibrio quantitativo degli elementi che compongono l’acino, i presupposti qualitativi sono, senza tema di smentita, tra i migliori possibili. Non si può affermare la medesima cosa per quanto concerne la quantità che si prevede sensibilmente inferiore.
Non risultano, in questa campagna, particolari differenze nelle diverse zone viticole della provincia tra le varietà sia dal punto di vista quantitativo che da quello qualitativo: ottimo ovunque.

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